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26 Maggio 2022

Nel 2020 i dentisti hanno perso “solo” il 6% del fatturato

Cala ancora il numero degli odontoiatri non forfettari con partita iva, ma anche quello delle società di capitale e degli studi associati. Ecco i dati dalle dichiarazioni dei redditi del 2020

Nor. Mac.

Come ogni anno, il Ministero dell’Economia e Finanze rende pubblici i dati delle dichiarazioni ISA degli studi odontoiatrici riferito all’anno d’imposta 2020 (dichiarazione 2021), ovvero l’anno del lockdown che ha costretto gli studi a ridurre l’attività per almeno tre mesi. Stando ai dati, la contrazione del fatturato medio rispetto al 2019 è stata decisamente più contenuta delle previsioni assestandosi su di un -6 % . Più importante, invece, il calo del reddito dichiarato (-12%), certamente a causa degli alti costi che lo studio ha dovuto sopportare per rispettare tutte le misure di prevenzione del Covid. 

A rilevare un calo maggiore le SrL che hanno registrato un fatturato medio di 464.500 euro con un calo rispetto al 2019 dell’8%. Meglio i professionisti con attività singola o partita iva che hanno registrato un calo del fatturato del -6,8% (fatturato medio dichiarato 146.600 euro); ancora meglio è andata agli studi associati che hanno registrato un fatturato di 264.400 euro (-6,2% il calo). 

Come per i dati del 2018 e del 2019, le rilevazioni diffuse dal MEF non consentono di conoscere il numero dei reali esercenti in quanto mancano, perché non soggetti ad ISA, tutti quei contribuenti che hanno scelto di aderire al regime forfettario. Stando ai dati indicati dal Centro Studi ANDI su rielaborazione dati ENPAM, gli esercenti dell’attività odontoiatrica dovrebbero essere trai 44 ed i 46 mila. 

34.131 gli studi dentistici che nel 2020 hanno presentato la dichiarazione ISA, il 13% in meno di quelli del 2019. Di questi 27.073 quelli con partita iva (il -13,7% rispetto allo scorso anno); 4.215 gli studi associati (-14,2%) mentre le società di capitale nel 2020 erano 2.843 il 5,7% in meno del 2019. 

Ultima annotazione, il MEF sembra aver sdoganato la forma imprenditoriale dell’esercizio dell’odontoiatria, confermando la modifica (fatta lo scorso anno) del nome dello studio di settore riferito agli odontoiatri che passa da “Servizi degli studi odontoiatrici” a: “Attività degli studi odontoiatrici e delle imprese operanti in ambito odontoiatrico”. 

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