HOME - Inchieste
 
 
09 Febbraio 2023

Protesi dentarie, FederAnziani denuncia: un lusso per gli over 65

Presentati al Ministero della Salute i risultati del “II Rapporto su Senior e Odontoiatria”. Per FederAnziani: “subito un piano per l’odontoiatria sociale”


In Italia solo il 19% degli over 65 è in grado di sostenere i costi per una protesi fissa mentre appena il 34% riesce a permettersene una mobile. Il 90% degli over 60 non si lava i denti ogni volta che mangia e spende meno di 10 euro al mese per la propria igiene orale. Quasi un senior su due (il 46%) porta protesi dentarie: il 43% di loro ricorre agli adesivi per stabilizzarle. Per la protesi il 60% degli over 65 spende mediamente circa 2.000 euro. Rispetto al rapporto col dentista, il 49% vi si reca al massimo 3 volte l’anno, mentre il 35% ci va solo quando è assolutamente necessario. Complessivamente il 50% degli over 60 spende in media dal dentista 300 euro l’anno.  

Sono questi alcuni dei dati contenuti nel II Rapporto su Senior e Odontoiatria redatto da Senior Italia FederAnziani e condotto dal suo Centro Studi. Per raccoglierli è stata svolta una survey con oltre 3.000 questionari inviati ad altrettanti senior di tutta la Penisola.  Lo studio è stato presentato e discusso presso il Ministero della Salute con il prof. Enrico Gherlone consigliere per l’Odontoiatria del Ministro della Salute Orazio Schillaci.  

Senior Italia FederAnziani ha auspicato la costruzione, nel più breve tempo possibile, “di un piano strategico per l’odontoiatria sociale” visto che il 95% delle cure viene erogato in regime di solvenza diretta e solo una piccola parte viene coperto dal SSN. L’obiettivo finale, viene chiarito, “è permettere ai senior di tornare a poter sorridere e ad alimentarsi in maniera corretta”.  

L’odontoiatria non deve essere un lusso per pochi anziani benestanti ma un’assistenza garantita a tutti gli over 65”, afferma il dott. Roberto Messina, presidente di Senior Italia Federanziani. 

Il valore delle pensioni medie secondo Inps è di 13.753 euro per un valore mensile di 1.146,08 euro. Nella realtà i rincari e gli aumenti generalizzati dei prezzi degli ultimi anni hanno depauperato le famiglie per ben 2.369 euro portando così la disponibilità di una pensione annua a 11.384 euro, circa 948 euro mensili. Secondo dati ISTAT la spesa per i consumi in sanità dei pensionati è del 6,1% pari a 57 € mese totali e, quindi non potendo fare a meno dell’acquisto di farmaci o visite specialistiche soltanto chi ha una pensione più alta della media può accedere a odontoiatria privata a pagamento”. 

A nostro avviso –continua il presidente Messina- un programma di odontoiatria sociale deve prevedere campagne sia di prevenzione che terapeutiche che consentano l’accesso alle cure anche alle fasce deboli della popolazione”. 

Durante l’incontro è stato ricordato che il Consiglio Superiore di Sanità ha approvato un documento, ora sul tavolo del Ministro, che fotografa la situazione e individua le risorse economiche necessarie per un’eventuale modifica dei Livelli Essenziali di Assistenza di riferimento.  

Per realizzarlo c’è bisogno di nuove sinergie tra strutture pubbliche, università, odontoiatri che operano all’interno del SSN ed industria, ma servirà anche l’apporto degli studi privati secondo criteri che si dovranno definire”, sottolinea il prof. Erico Gherlone ad Odontoiatria33 ricordano come la questione dell’odontoiatria sociale sia una priorità per il Ministro della Salute. 

E per realizzare un modello sostenibile ed efficacie, l’applicazione delle nuove tecnologie digitali utilizzando professionisti già impegnati nel SSN, potrebbe facilitare questo percorso.  

Ciò consentirebbe –conclude il presidente Messina- un notevole abbattimento dei costi per quanto riguarda gli operatori, i materiali e la realizzazione di manufatti protesici, che avverrebbe attraverso innovativi protocolli e una diminuzione dei costi di laboratorio odontotecnico. Di conseguenza, le strutture coinvolte in tale iniziativa sociale sarebbero messe in condizione di proporre prestazioni odontoiatriche a prezzi calmierati, accessibili a gran parte della popolazione oppure, in alcune particolari situazioni, programmi pilota con costi addirittura azzerati. Quanto sopra descritto potrebbe anche essere inserito nel nuovo progetto delle Case della Salute. Infine sono fondamentali i fondi integrativi e con alcuni dei quali è allo studio un percorso che possa permettere, se non di azzerare, di rendere più sopportabile e meno gravoso il problema del difficile accesso alle cure odontoiatriche”. 

Articoli correlati

Ringrazio i presidenti Alexander Peirano e Valerio Fancelli, rispettivamente della CAO Firenze e di ANDI Firenze, per avermi dato la possibilità di parlare dell’assassinio della...

di Norberto Maccagno


A colloquio con il presidente del Collegio dei Docenti prof. Roberto Di Lenarda alla vigilia del 30° Congresso del Collegio dei Docenti che si svolgerà dal 20 aprile a Catania


Il Ministero pubblica il documento del CSS con le proposte di revisione dell’accesso alle cure odontoiatriche. Solo il 0,2% della spesa sanitaria pubblica è destinata all’odontoiatria ed il 91%...


La richiesta: necessario un intervento normativo urgente per potenziare le cure odontoiatriche pubbliche e per regolamentare meglio il settore delle catene dentistiche


E’ questo il primo passaggio fondamentale per il dott. Roberto Santopadre se si vuole veramente attivare un programma di odontoiatria sociale 


Altri Articoli

Un vademecum indica le nuove procedure da adottare in studio ed i vari dispositivi da utilizzare nelle aree cliniche ed in quelle comuni


Definitivamente operative le norme che interessano gli odontoiatri tra cui quelle sulla medicina estetica ed i concorsi per lavorare nel SSN


Crysta, la nuova molecola bio-interattiva che aiuta a sostenere la remineralizzazione dei denti compromessi contenuta nel composito ACTIVA Presto, è stata una delle novità...


Per il prof. Gagliani l’AI è lontana dall’essere infallibile ma se ostracizzata ci farà perdere un treno di vitale importanza

di Massimo Gagliani


AIO chiede l’applicazione del Codice deontologico per chi pubblica sui social commenti lesivi alla reputazione degli odontoiatri. Savini: siamo tornati all’epoca degli “odontopuffi”?


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Igienista dentale: presentiamo il nuovo libro di Edra

 
 
 
 
chiudi