HOME - Interviste
 
 
22 Maggio 2017

Dispositivi protesici estetici ed impronta. A seconda del tipo e dell'elemento scelgo la tipologia di dispositivo, questi i consigli


I processi digitali facilitano il lavoro degli odontoiatri e degli odontotecnici migliorando l'assistenza ai pazienti. Nella pratica di ogni giorno è però aumentato il numero di materiali a disposizione per un restauro. Come orientarsi? quali scelte affrontare ?

Se ne è parlato venerd' 19 maggio in Expodental Meeting grazie al worshop organizzato da ANDi dal titolo: Odontoiatria digitale da dove cominciare. tra i relatori Giuseppe Mignani (nella foto) odontotecnico titolare del Laboratorio Mignani Odontotecnica in Bologna con il quale abbiamo voluto capirne un po' di più sull'applicazione delle tecnologie in protesi fissa.

Ricevi un'impronta tradizionale, per realizzare un intarsio occlusio-mesio-distale su un posteriore. Il dentista, che ha molta fiducia in te, ti dà carta bianca limitandosi a prescrivere un intarsio estetico. Che cosa scegli?

Nella domanda sono presenti due affermazioni importanti "carta bianca" ed "estetico", che a mio parere significano "non ci sono problemi di prezzo" e "deve essere molto bene integrato nel cavo orale del paziente". Credo comunque che la scelta del materiale debba sempre essere condivisa con l'odontoiatra in quanto vi sono aspetti biologici importanti come per esempio la resistenza all'abrasione, la condizione clinica del dente antagonista (dente naturale, corona su dente naturale ed eventualmente materiale della corona antagonista) oppure lo spessore occlusale dell'intarsio ed il tipo di preparazione eseguita dal clinico.

Indubbiamente la mia scelta cadrebbe su due tipologie di materiale che a mio parere ci consento di raggiungere "elevati risultati estetici" e mi riferisco a:

  • Composito fotopolimerizzabile perché ho la possibilità di stratificare il materiale e di conseguenza inserire all'interno dell'intarsio tutte le caratteristiche individuali del paziente, ed il protocollo tecnico operativo è di tipo tradizionale senza utilizzo di tecnologie Cad-Cam.
  • Disilicato di litio in quanto ho la possibilità di avere numerose tipologie di traslucenze e la colorazione superficiale è sufficientemente duratura nel tempo, sceglierei la modalità termo-pressata perché mi consente di avere una precisione marginale migliore.

Pertanto come vedi nonostante siamo in "epoca digitale" partendo da una impronta tradizionale sceglierei un approccio tradizionale senza nuove tecnologie e con materiali con una comprovata evidenza scientifica.

Stesso caso di prima ma ricevi un'impronta digitale, come ti orienti? Se scegli il disilicato lo preferisci presso-stampato o fresato?

Ricevendo un file proveniente da scansione intra-orale ritengo che il protocollo realizzativo del dispositivo protesico debba tenere in considerazione i molti nuovi materiale per tecnologie Cad-Cam che abbiamo a disposizione. Non ho una approfondita conoscenza di tutti questi nuovi prodotti anche perché in commercio ne vengono proposti in continuazione, la mia scelta andrebbe su Resin Nano Ceramica in quanto lo utilizzo da molto tempo ed è facilmente lavorabile dai fresatori CNC presenti nei laboratori odontotecnici ed inoltre credo possa essere un giusto "compromesso" per quanto riguarda costo, precisione, estetica e resistenza all'usura.
Per quanto riguarda il rapporto vantaggi/svantaggi del disilicato di litio "fresato" vs "pressato", vorrei partire da una considerazione che ritengo importante e che non sempre viene messa in evidenza e cioè il blocchetto del disilicato di litio pre-sinterizzato è un materiale che definirei "ostico", non facilmente lavorabile con i fresatori CNC per diverse problematiche come ad esempio: spessore dei margini, spessore del dispositivo, geometrie spigolose dell'intarsio, elevata usura delle frese ed infine la fresatura necessita di raffreddamento con liquido.
Queste difficoltà possono essere causa di imprecisione e di conseguenza il raggiungimento di una elevata qualità marginale è più difficoltosa, questa mia osservazione non vuole dire che "non è possibile" ci tengo a sottolineare che sto solamente dicendo che è un po' più complicato.
Pertanto la mia opinione è quella di preferire "la tecnica di termo-pressatura" rispetto alla fresatura ma ricevendo un'impronta digitale la tecnica più appropriata da utilizzare è quella Cad-Cam.

Ricevi un'impronta tradizionale con la prescrizione di una corona estetica singola su un premolare devitalizzato. Preferisci realizzare una corona CAD CAM in zirconia o una metallo porcellana tradizionale e perchè?

Premetto che oggi in quanto a precisione non c'è nessuna differenza tra una impronta tradizionale rispetto a una impronta digitale.
E' importante però puntualizzare che a causa dei mutamenti economici oggi non intendiamo più Lega Aurea-Ceramica (dove avevamo una notevole evidenza scientifica) bensì Lega CO-Cr-Ceramica. Se confrontiamo i due materiali utilizzati come supporto per la ceramica stratificata oggi sono Zirconia vs Co-Cr ..
Pertanto ritengo che i vantaggi della Zirconia siano maggiori.
Ne vorrei ad esempio elencare qualcuno: è un materiale che possiamo avere con diverse caratteristiche di resistenza e diversi gradi traslucenza (e pertanto riesce a mascherare le discromie di un dente devitalizzato), consente pertanto un migliore passaggio della luce, non presenta bordini metallici visibili, a differenza della lega Co-Cr non ha ossidazioni scure da mascherare con materiale ceramico opaco. La ceramica abbia una adesione migliore ed infine ho la possibilità di utilizzarlo "monolitico" per quanto riguarda le zone occlusale (area di maggiore carico masticatorio) e stratificare solo la parte vestibolare (area di maggiore valenza estetica).
Concludendo, oggi su un premolare non eseguirei mai una corona in metallo ceramica.

Ti prescrivono una corona singola in una zona ad alta valenza estetica su incisivo devitalizzato. Ricevi l'impronta digitale. Che materiale consigli di utilizzare al dentista e perchè? Leucite ? disilicato? zirconia ?

La prima considerazione che faccio è domandare al clinico che tipo di cementazione ritiene corretto ed appropriato fare è cioè se eseguirà un trattamento adesivo?
Se la risposta dell'odontoiatra è positiva allora prendo iin considerazione solo ed esclusivamente materiali ceramici "mordenzabili" come la Leucite o il Disilicato di Litio, tra questi due materiali scelgo certamente quest'ultimo, in quanto le caratteristiche di resistenza meccaniche sono superiori. Ho la possibilità di avere diverse tipologie di opacità/traslucenza del blocchetto fresabile ed ho a disposizione un numero maggiore di masse ceramiche per stratificazione.
Se invece il clinico non potrà eseguire la cementazione adesiva scelgo di costruire una corona in zirconio-ceramica in quanto le caratteristiche meccaniche della zirconia sono superiori al disilicato. Anche la Zirconia ha diverse tipologie di opacità/traslucenza del disco fresabile.
La ceramica che utilizzo per la stratificazione ha una temperatura di cottura più elevata e questo mi consente di poter realizzare, qualora ne fosse necessario, un numero maggiore di cotture.
Indubbiamente però nelle riabilitazioni ad elevata valenza estetica è in gioco la sensibilità individuale odontotecnico, ed è certo che entrambi i materiali (Disilicato e Zirconia) ci consentono di risolvere brillantemente il caso.

Ricevi un'impronta digitale per di un pianto su 36 con il relativo Tbase  Fatto il design con il software Cad che materiale mandi un produzione? Zirconia, Disilicato?

La scelta di realizzare una corona con il Tbase in Titanio che riproduce la connessione implantare e la parte coronale incollata al componente stesso, è oggi la soluzione protesica migliore. Per quanto riguarda la scelta del materiale distinguo prima di tutto, anche se siamo nel settore posteriore, l'aspettativa estetica del paziente e se il clinico la ritiene elevata la mia preferenza andrà sulla zirconia stratificata anche occlusalmente (ad esempio se trattiamo un molare inferiore). Se invece la priorità è la resistenza meccanica ai carichi masticatori e gli spessori occlusali a disposizione sono adeguati, direi che entrambi i materiali (disilicato di litio e zirconia) possano ritenersi validi. La mia scelta cade però sul disilicato in quanto eseguendo una corona monolitica la ritengo più semplice da ritoccare in cavo orale nelle verifiche occlusali ed infine più gradevole esteticamente.
Anche se oggi, per fattori economici, è una delle tipologie riabilitative più utilizzate e più richieste non farei più una corona in lega Co-Cr-Ceramica.

Davis Cussotto

Articoli correlati

Obiettivo di questo lavoro del dott. Dario Maccari è quello di fornire elementi di base per la produzione di bite da parte dell'odontoiatra  


A colloquio con la dottoressa Fabrizia Luongo Ambasciatrice Italiana della Digital Dentistry Society alla vigilia del Congresso internazionale ospitato, quest’anno, in Italia


La chirurgia guidata, nonostante riduca in maniera esponenziale i tempi del decorso operatorio e di guarigione, stenta ancora a farsi strada nel panorama odontoiatrico: su 1.600.000 impianti...


Gli autori hanno confrontato l'adesione batterica alla zirconia rispetto alle corone in disilicato di litio. Informazione cruciale per il successo a lungo termine dei restauri dentali


Il protesista deve sempre valutare in modo realistico la terapia migliore a seconda delle caratteristiche della persona


Al giorno d’oggi, i materiali di elezione per restaurare corone singole sono il disilicato di litio e la zirconia.Entrambi i materiali possono essere rivestiti con ceramica...

di Lorenzo Breschi


È questo il titolo della conferenza che il dott. Marco Montanari e l’odt Claudio Sassatelli terranno a Rimini venerdì 17 maggio durante l’Expodental.Nella scelta della...


Nelle aree parzialmente edentule l’implantologia vanta ormai un successo anche a lungo termine ampiamente stabilito, ma il risultato è influenzato da fattori...

di Lara Figini


Continua l’attività di aggiornamento della CAO di Catanzaro in attesa del Congresso Regionale di fine ottobre


Dal CED di Bruxelles i moniti per professionisti, politici, utenza. Colasanto (AIO): “monitoriamo e contrastiamo le terapie fai da te”


Studio in vitro per valutare la resistenza all’usura di una resina per denti per protesi stampata in 3D recentemente sviluppata rispetto a tre denti per protesi prefabbricati...

di Lorenzo Breschi


Altri Articoli

Per il prof. Gagliani, l’adesione non è stata solo un processo per sé stesso rivoluzionario ma ha rivoluzionato un modo d’intendere l’odontoiatra che ha spaziato in vaste...

di Massimo Gagliani


Dal 2019 i professionisti sanitari non possono (vi è un divieto) emettere fatturazione elettronica per le prestazioni rese ai pazienti. Stessi sanitari che sono invece obbligati, come le...

di Norberto Maccagno


Considerati per molto tempo elementi utili o cruciali per l’ottenimento di condanne, negli anni si sono appurate criticità concernenti i rilievi identificativi delle lesioni...


Una revisione della letteratura conferma che gli interventi di prevenzione della carie dentale nei giovani tra i 5e i 17 anni, con gel, integratori al fluoro, vernici e sigillanti fluorurati...


Per il prof. Mattina, in odontoiatria manca la specificità prescrittiva e serve una consapevolezza collettiva sul problema che deve coinvolgere tutti, a cominciare da medici e...


Supplemento di International Dental Journal (IDJ) con l’obiettivo di fornire dati sempre più attuali sul tema e sulle possibili alternative


Capita a Mantova, non sono basati quasi otto anni di processo per arrivare ad una sentenza che stabilisse se aveva o non aveva svolto abusivamente la professione di dentista


Il sostegno dell’azienda triestina, che vuole dare continuità alle attività del reparto odontoiatrico, contribuendo all’acquisto di attrezzature per lo studio ed il...


Quando è conveniente comprare scorte di materiale ma anche anticipare al laboratorio odontotecnico gli importi dei futuri lavori che si effettueranno nel 2024


La prof.ssa Nardi evidenzia l’importante ruolo dell’igienista dentale come attenta sentinella della salute del cavo orale

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


Gallmetzer Holding lascia il settore dentale privato e si impegna nel settore della sanità pubblica


Determinante è la pianificazione per non trovarsi sorprese quando si dovranno pagare saldo o acconto delle tasse, ma anche il contributo Enpam. I consigli dei dottori Terzuolo, consulenti fiscali...


Appuntamento domani, 29 novembre, per approfondire la comprensione delle nuove frontiere dell'odontoiatria protesica grazie alla presenza di esperti


Immagine di repertorio

Era l’amministratore unico della società titolare degli studi. Il finto dentista sarebbe già stato denunciato per lo stesso reato, al tempo avrebbe patteggiato la pena


Corsi ECM

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
 
 
chiudi