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08 Gennaio 2020

La sedazione cosciente nello studio odontoiatrico

Intervista con il prof. Paolo Tonelli sui vantaggi e le implicazioni odontoiatriche di una pratica clinica che non deve essere considerata alternativa all’anestesia


Trattare l’ansia ed evitare il dolore al paziente è da sempre una “attenzione” fondamentale per l’odontoiatra, specialmente nella fase chirurgica, oltre che un diritto per il paziente.

Con il prof. Paolo Tonelli (nella foto), Direttore del corso post laurea in Sedazione cosciente ed emergenza odontoiatrica dell’Università di Firenze, abbiamo cercato di fare il punto sul tema. 

Prof. Tonelli, spesso si associa la sedazione cosciente con lo strumento per "calmare" il paziente. Per quali interventi può essere in alternativa all'anestesia?

La sedazione cosciente non è un'alternativa all'anestesia locale piuttosto uno strumento da associare al controllo del dolore intraoperatorio ottenuto con un'anestesia locale efficace. La scelta di applicare le tecniche di sedazione cosciente odontoiatrica muove da una precisa valutazione clinica personalizzata sul singolo paziente e sullo specifico piano di cure odontoiatrico. La sedazione cosciente odontoiatrica, detta ansiolisi, garantisce la possibilità di ottenere elevati livelli di tranquillità nei pazienti ansiosi e odontofobici ma anche di aumentare la sicurezza e il benessere in tutti i casi in cui sia preferibile evitare lo stress operatorio al paziente, permettendo un'esperienza piacevole e positiva anche in procedure lunghe o invasive. L'odontoiatra sedazionista è dunque un medico laureato in Odontoiatria, quindi competente nelle patologie del cavo orale, che ha come vocazione deontologica la salute della persona. Come specialista della salute del cavo orale il medico odontoiatra di oggi è colui che sposa un'idea di salute non come assenza di patologia, ma come uno stato di equilibrio della persona. 

Quali sono i vantaggi?

Il paziente ha diritto a ricevere cure prive di ansia e dolore: muovendo da questo assunto etico sono molti i benefici di questo approccio. L'accesso alle cure odontoiatriche di successo anche in soggetti ansiosi o che provano un certo disagio nell'affrontare le cure odontoiatriche, la soddisfazione e il benessere del paziente, la maggiore sicurezza e tranquillità nelle procedure e una aumentata compliance alle terapie sono alcuni dei vantaggi che derivano dal controllo di ansia e dolore secondo un approccio olistico che, è bene sottolineare, inizia fin dalla prima visita e prosegue nel postoperatorio. Inoltre il clima di benessere e sicurezza coinvolge l'operatore e il suo team di studio alimentando un ambiente di lavoro sereno e tranquillo per tutti. 

Ci sono delle implicazioni normative, chi può effettuarla?

Il medico odontoiatra è tenuto ad perseguire il controllo di ansia e dolore del paziente durante tutte le procedure. La complessità dell'approccio sedazionista richiede che l'odontoiatra dedichi tempo ad apprendere queste tecniche in corsi specialistici che diano strumenti culturali e tecnico-scientifici nonché descrivano i limiti come in ogni ambito della medicina. A tal proposito il nostro Corso dedicherà un incontro anche agli aspetti normativi e medico legali di questa branca dell'odontoiatria sempre più richiesta. 

Può essere utilizzata su tutti i pazienti? Quali i rischi?

Il target di queste procedure sono tutti quei pazienti che provano disagi nel sottoporsi a cure odontoiatriche pur godendo di buona salute o con problematiche di salute generale adeguatamente compensate in cui la seduta odontoiatrica rapprensenta un evento capace di generare forti stess psico- fisici. Queste procedure diminuiscono i rischi del paziente e ne aumentano la sicurezza: è noto come siano il mancato controllo di ansia, stress e dolore cause scatenanti della maggioranza degli eventi avversi verificabili nello studio odontoiatrico. L'ansiolisi può essere raggiunta tramite l’impiego di tecniche non farmacologiche (comportamentali o di iatrosedazione) o farmacologiche (protossido d’azoto o benzodiazepine) specifiche per l’odontoiatria che garantiscono sempre il mantenimento della coscienza e, perciò, dei riflessi di protezione delle vie aeree, del respiro spontaneo e della stabilità emodinamica del paziente in termini di frequenza cardiaca e pressione arteriosa. 

Tra i temi approfonditi durante il vostro master, anche quello delle emergenze in odontoiatria, quali in particolare?

Come in molti ambiti della medicina anche quello dell'emergenza riflette la massima possibilità di successo quando il medico è in grado di prevenire l'insorgere della patologia; oltre alle più note tecniche di gestione dell'arresto e di RCP per lo studio odontoiatrico, ampio spazio sarà dedicato alla conoscenza del monitoraggio clinico e strumentale del paziente odontoiatrico indispensabile per di una completa valutazione del rischio clinico al fine di rendere il medico odontoiatra sempre più capace di intercettare le condizioni di rischio e prevenire l'emergenza.  

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