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12 Ottobre 2021

Al via giovedì il 22° Congresso annuale AIC

Il prof. Mangani: "la sfida? Riportare il professionista verso un approccio conservativo del dente". Corso pre congressuale e sessione del sabato anche per gli odontotecnici

Lorena Origo

AIC riparte da qui: con il titolo “Tooth challenge - Crown-down treatment solutions”, l’Accademia presenta un Congresso caratterizzato da un programma incentrato sul dente “a 360°”, offrendo un update di tutte le possibilità di conservazione dell’elemento singolo e, qualora questa risultasse impossibile, sulle opzioni terapeutiche per la sua sostituzione. Abbiamo avuto un’anteprima dei contenuti delle relazioni dal Presidente AIC 2020-2022, il professor Francesco Mangani.  


La sua presidenza, professor Mangani, è coincisa con un periodo caratterizzato da una situazione fortemente complessa.

Abbiamo affrontato una stagione di una difficoltà estrema, spesso non percepita dall’esterno, trovandoci a dover posporre tutta la programmazione e a studiare attività sostitutive affinché i soci percepissero comunque la vicinanza e la presenza dell’Accademia.
Per quanto riguarda la mia Presidenza, questa verrà prolungata di un anno: ho molto apprezzato questa decisione unanime presa dall’Assemblea AIC che ha voluto darmi l’opportunità di un periodo in cui lavorare in condizioni di maggiore serenità.   

Che risposta vi aspettate per il prossimo evento congressuale?

La preoccupazione generale è che in questo periodo le persone si siano disabituate, e in alcuni casi siano ancora spaventate e preoccupate, a una normale routine tra cui le attività svolte in presenza.
Il numero degli iscritti è però al momento decisamente positivo: siamo infatti all’80% della capienza prevista dal bellissimo Auditorium del Massimo di Roma che è, tenendo conto dei limiti dovuti alla pandemia, di circa 430 persone.
Quello della sede è stato uno dei maggiori problemi che ci siamo trovati ad affrontare, perché avendo dovuto spostare l’evento dalla primavera all’autunno non abbiamo potuto mantenere la nostra sede abituale, cioè la Fiera di Bologna.
Una seconda difficoltà è legata alla data; infatti, purtroppo, il Congresso si sovrappone con altri eventi di alcune società scientifiche: purtroppo non avevamo alternative, e vorrei sottolineare che abbiamo fatto il maggior sforzo possibile in tal senso.
Confidando in un 2022 all’insegna della “normalità”, abbiamo confermato i nostri importanti e storici appuntamenti in programma entrambi a Bologna: a gennaio il corso di aggiornamento “Gestione dei settori anteriori nel paziente adulto e in crescita: approccio restaurativo e ortodontico-restaurativo” e a febbraio il Continuing Education Week.
Tengo particolarmente a esprimere un enorme ringraziamento alle aziende sponsor che in tutto questo periodo sono rimaste vicine all’Accademia, rendendo possibile – insieme al sostegno dei soci – la prosecuzione, e ora la ripresa, di tutte le nostre attività associative.   

Venendo ai contenuti delle relazioni che saranno presentate, quali le maggiori innovazioni?

Oggi più che mai, siamo convinti che la maggiore innovazione è soprattutto “culturale”, e significa riportare il professionista verso un approccio conservativo del dente.
Fondamentalmente, infatti, mentre il trattamento conservativo si basa su vere e proprie terapie, che hanno come obiettivo la conservazione del dente naturale per il più lungo tempo possibile, il ricorso all’impianto – che definisco spesso “un dente senz’anima” – altro non è che la conseguenza del fallimento di queste terapie.
Da qui la scelta di affrontare nel corso della prima giornata su "Soluzioni endodontiche: le determinati del trattamento" con le relazioni di Armando Castellucci, Fabio Gorni e Lucio Daniele.
Mentre nella seconda giornata sarà offerta una panoramica completa delle più svariate possibilità restaurative…
Ovviamente saranno affrontate anche le tematiche legate al digitale, presente e futuro della professione, che è ancora però appannaggio di pochi colleghi. Come accade sin dal nostro primo Congresso, una volta conclusosi l’evento tutte le relazioni saranno disponibili e consultabili dai soci sulla nostra piattaforma.   

Quest’anno il Congresso apre le sue porte anche gli odontotecnici.

È ormai indispensabile che gli odontotecnici compiano insieme a noi il loro aggiornamento teorico e pratico.
Per ovvi motivi organizzativi, quest’anno il numero di partecipanti sarà limitato ma questa è una strada che continueremo a percorrere.
Gli odontotecnici potranno partecipare al corso pre-congressuale e alla sessione del sabato, mentre nella giornata di venerdì per loro è previsto un programma specifico. 

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di Carla De Meo


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