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07 Giugno 2022

L’odontoiatria conservativa (e dintorni…) si incontra a Roma

Il Responsabile Scientifico, Camillo D’Arcangelo, dà appuntamento a tutti per il 17 e 18 giugno con la venticinquesima edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Odontoiatria Conservativa

di Lorena Origo


Camillo D'ArcangeloCamillo D'Arcangelo

Professor D’Arcangelo, la prossima edizione del Congresso SIDOC sarà la XXV: quanto e come è cambiata la “conservativa”?
L’odontoiatria conservativa negli ultimi 25 anni ha avuto una vera e propria rivoluzione, non solo un cambiamento. Oggi la conservativa grazie alle procedure adesive rappresenta la quasi totalità dei restauri che possiamo eseguire sul dente naturale.

Si va dal restauro diretto al restauro indiretto, al restauro nelle zone estetiche a quello nei settori funzionali, con compositi o con porcellane, agli onlay e overlay, alle faccette.

Quindi l’odontoiatria conservativa ha esteso in modo eccezionale il proprio campo d’azione ed è diventata una delle branche più grandi di tutta l’odontoiatria.  

Il titolo del Congresso è “Odontoiatria conservativa… e dintorni”: quali temi verranno sviluppati?
Il titolo odontoiatria e dintorni è stato voluto proprio per inserire nel programma alcuni aspetti di discipline differenti dalla conservativa ma che, allo stesso tempo, sono molto vicine alla conservativa stessa e che ne influenzano le procedure e i risultati.

Penso all’ortodonzia, all’endodonzia o alla protesi tradizionale; il Congresso vuole dare una visione a tutto tondo di quello che è lo stato dell’arte attuale dell’odontoiatria restaurativa.

Quale è stato e quale sarà il contributo del digitale in conservativa?
Un contributo elevatissimo, come in generale in tutte le branche dell’odontoiatria. Oggi il work flow digitale ci permette di fare cose in tempi molto più rapidi con una facilità estrema e con una predicibilità molto alta.

Penso che il digitale abbia totalmente trasformato l’approccio che ogni odontoiatra ha con la propria disciplina e quindi ha completamente trasformato anche l’odontoiatria conservativa.  

È previsto un corso pre-congressuale che affronterà il tema delle faccette: quali aspetti saranno trattati?
Ci sono diversi corsi pre-congressuali tra cui anche uno riguardante la riabilitazione estetica. Oggi in estetica si raggiungono risultati eccellenti con terapie totalmente non invasive o minimamente invasive utilizzando tecniche adesive.

Insieme alle tecniche adesive è possibile utilizzare degli allineatori sezionali che lavorano solo nelle zone estetiche. Questi allineatori specifici permettono di fare piccoli ma mirati movimenti e offrono al professionista delle soluzioni vantaggiose trasformando casi complessi in semplici.

Durante il corso verrà spiegato come l’unione di procedure adesive e allineatori possa migliorare di gran lunga il risultato e la predicibilità dei trattamenti estetici riducendo i tempi di realizzazione, i costi e aumentando il comfort per il paziente.  

L’attenzione di SIDOC verso i giovani futuri odontoiatri è rappresentato anche dal Premio De Fazio…
Il Premio De Fazio è dedicato ai giovani odontoiatri, infatti possono prendere parte alla competizione solo i laureati in odontoiatria al di sotto dei trent’anni di età. Questo regolamento vuole provare a valorizzare i talenti e le capacità dei neolaureati; inoltre, è un modo per coinvolgere i giovani laureati nella nostra società, per interessarli all’odontoiatria in generale e all’odontoiatria conservativa in particolare e per stimolare in loro entusiasmo e passione per la nostra professione.

Il livello generale dei partecipanti al Premio De Fazio durante gli anni è stato sempre elevatissimo e anche quest’anno contiamo in una risposta massiva e qualificata dei nostri giovani odontoiatri.  

Perché un odontoiatra dovrebbe partecipare al XXV Congresso SIDOC?
Le ragioni sono molteplici… la prima, e più banale, è quella di poter avere un aggiornamento e un quadro chiaro di quello che è lo stato dell’arte dell’odontoiatria conservativa e dell’odontoiatria adesiva al giorno d’oggi.

La seconda ragione è avere la possibilità di ascoltare dal vivo relatori di calibro internazionale e poter interagire con loro ponendo domande e discutendo dei vari argomenti.

La terza ragione, secondo me non trascurabile, è quella di avere finalmente l’opportunità di vederci tutti insieme, di ritrovare i colleghi amanti della disciplina e di poter scambiare idee, opinioni, sensazioni e trascorrere un po’ di tempo in un’atmosfera rilassata e amichevole come è sempre stata l’atmosfera dei Congressi SIDOC.

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