Il parere del prof. Carlo Guastamacchia in sei punti di cui l'ultimo : il medico deve ricordarsi che cura le persone non la malattia
Caro Norberto, grazie per la bella intervista che hai fatto a Raffaele Iandolo (presidente CAO), che con la consueta intelligenza e perizia, ha approfondito il (micidiale) problema dell’entrata in scena dirompente del digitale e dintorni in odontoiatria.
A questo riguardo mi permetto di dire la mia, perché l’argomento è davvero intrigante e occorre fare chiarezza almeno su alcuni punti fondamentali.
Primo punto: Il digitale, in assoluto, invade il campo culturale con il bazooka dell’AI (Intelligenza Artificiale) che, a partire dalla prorompente Chat Gpt, rischia di mettere in crisi la doverosa chiarezza della precisione culturale specialistica, a partire dai concetti di base fino alla diagnosi differenziale (scusate lo schrapnel).
Secondo punto: Come giustamente sottolinea Raffaele Iandolo, il nostro dovere professionale parte, anzitutto, da un processo mentale.
Terzo punto: E’ su questo passaggio che l’AI “&” assimilati possono dare contributi integrativi (mai sostitutivi) rispetto alle doverose peculiarità specialistiche del professionista odontoiatra.
Quarto punto: Sono queste ultime che, in sinergia con l'odontotecnico, si esplicitano esecutivamente mediante strumenti manuali (chir-urgici).
Quinto punto: Ed è a questo livello che il digitale, come una vera protesi simbiotica, aiuta l’accoppiata odontoiatra-odontotecnico a realizzare quanto, fino ad ora, era affidato solo alla mano, integrata dai più svariati strumenti operativi e di controllo.
Sesto ed ultimo punto (assolutamente fondamentale): Tutto quanto sopra esaminato e sommariamente descritto deve partire dal rispetto dell’indimenticabile precetto ippocratico: “È più importante sapere che tipo di persona abbia una malattia che sapere che tipo di malattia abbia una persona”. Ippocrate di Kos (460-377 A.C.).
Ed è, concludendo, nel costante rispetto di questo valore primario, che di dovrà imparare a collocare e ad usufruire di tutte le innumerevoli novità che il futuro, più o meno digitale, sta costantemente anticipandoci.
Prof. Carlo Guastamacchia
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