In ambito odontoiatrico spesso può accadere che si verifichino incidenti e complicanze legate alla salute del paziente o a errori del professionista, raramente possono capitare eventi avversi tali da portare al decesso del paziente.
Ma quali sono i fattori associati al decesso del paziente sottoposto a cure odontoiatriche?
In una revisione sistematica pubblicata su Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol di febbraio 2017 si indaga e analizza proprio questo.
La revisione sistematica della letteratura è stata condotta presso l'Università del Kentucky Medical Center (Lexington, KY) sulla base di una ricerca elettronica con PubMed, Dental and Oral Sciences Source (DOSS), Web of Science e Cochrane database ( dal 1960 a ottobre 2015) .
Nella revisione sono stati inclusi solo gli articoli riportanti i decessi dei pazienti entro 90 giorni dalla seduta odontoiatrica in ambulatorio o in ambiente ospedaliero, con esecuzione di procedure dentali, e solo se vi fossero dati precisi in cartella circa età del paziente, somministrazione di anestesia, procedura dentale effettuata, e informazioni riguardanti la causa e l'ora del decesso.
Sono stati esclusi invece dalla revisione articoli editoriali, lettere, linee guida e studi su animali, articoli che coinvolgessero pazienti con infezioni riguardanti il distretto testa e collo, con endocardite infettiva o patologie maligne riguardanti testa e collo presenti sin da prima della seduta odontoiatrica. Sono stati inoltre esclusi gli articoli che riguardassero casi con infezioni trasmesse o potenzialmente trasmesse al paziente dal personale odontoiatrico, i casi che riguardassero traumi oro-facciali (ad esempio, fratture ossee) verificatesi prima della visita odontoiatrica, e i casi in cui le procedure fossero considerate al di fuori dell'ambito odontoiatrico (ad esempio casi di osteotomia, chirurgia ortognatica, trattamento con resezioni per tumori maligni di testa e collo, tracheotomia, o ricostruzione di parti della testa e del collo) .
In seguito alla ricerca sui database sono stati individuati e analizzati cinquantasei pubblicazioni idonee, comprendenti studi retrospettivi e case report dai quali sono emersi 148 eventi mortali. In media sono stati segnalati all' anno 2,6 decessi.
La causa principale delle morti è risultata essere legata a complicazioni correlate all'anestesia / sedazione / medicazioni (n = 70). A seguire vengono le cause legate ad eventi cardiovascolari (n = 31), infezioni (n = 19), complicazioni respiratorie (n = 18), sanguinamento (n = 5), ed altro (n = 5). Sono state riscontrate inoltre associazioni significative tra la morte e l'età del paziente trattato (P <.0001), la gravità della malattia (p <.02), la stabilità della malattia (P <.006), le caratteristiche dentali (p <.05), il livello di coscienza / sedazione (P <.02), e le eventuali droghe assunte dal paziente (P <.03).
E' possibile ottenere da parte dell'odontoiatra la prevenzione degli infortuni mortali attraverso una corretta valutazione e individuazione dei pazienti a rischio per patologie sistemiche e caratteristiche fisiche in modo da poter migliorare la gestione del rischio da parte del clinico.
Il consiglio degli autori è quello di stabilire un sistema di punteggio semplice che può raggruppare i pazienti in categorie (a basso rischio, medio rischio e ad alto rischio) per predire il rischio di esiti avversi.
Un tale sistema di punteggio o lista di controllo, se convalidato, potrebbe essere integrato con le linee guida pratiche e potrebbe risultare essere di grande aiuto per ridurre la mortalità in odontoiatria nel prossimo futuro.
A cura di: Lara Figini, Coordinatore Scientifico Odontoiatria33
Bibliografia:
Death related to dental treatment: a systematic review Nathan G. Reuter, Philip M. Westgate, Mark Ingram, e Craig S. Miller Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Feb 2017;123:194-204
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