L'espansione rapida del mascellare (RME) mediante l'apertura della sutura palatina mediana è una comune tecnica1 ortodontica utilizzata per il trattamento della contrazione dell'arcata mascellare e del cross-bite posteriore (Fig.1a-b).
I clinici sono consci che i bambini possono riferire alcune lamentele indesiderate durante la fase di espansione come dolore, lesioni alla lingua, edemi ed ulcerazioni orali2-4 , ma molti studi individuano nel dolore il più frequente effetto provato con una frequenza del 93,9%5.
Sebbene numerosi articoli hanno analizzato il dolore associato a vari tipi di tecniche ortodontiche6-8 , pochi lavori hanno riportato il dolore associato all'espansione rapida del mascellare9-11 .
Lo scopo di questo studio è quello di analizzare l'influenza di due protocolli di attivazione sulle variazioni di intensità del dolore durante l'espansione rapida dell'osso mascellare.
Materiali e Metodi
Nello studio è stato coinvolto un campione di 112 soggetti dell'Università di Roma Tor Vergata. Tutti i pazienti erano in età prepuberale (54 maschi a 58 femmine, età media 11 +/- 1,8 anni) e presentavano la contrazione dell'arcata mascellare. L'età scheletrica individuale è stata determinata utilizzando il metodo della maturazione delle vertebre cervicali (CMV) stabilita sui telecrani in proiezione latero-laterale12. Il consenso informato è stato ottenuto da tutti i genitori.
I pazienti sono stati sottoposti ad una terapia di espansione rapida del mascellare con un espansore di tipo butterfly con due bande sui primi molari permanenti superiori; sono stati assegnati inoltre al gruppo 1 ed al gruppo 2 in modo casuale. Nel gruppo 1 la vite di espansione è stata attivata 1/4 di giro al giorno (1attivazione, 0,2mm, al giorno), nel gruppo 2 la vite è stata attivata 2/4 di giri al giorno (2 attivazioni, 0,4mm, al giorno). In entrambi i gruppi la vite di espansione è stata attivata fino al raggiungimento dell'ipercorrezione molare; condizione clinica che si evidenzia quando le cuspidi palatine dei primi molari superiori sono in contatto con le cuspidi vestibolari dei primi molari inferiori.13
Per una corretta valutazione del dolore quotidiano a ciascun paziente è stata fornita una scala numerica del dolore (NRS) associata ad una scala di valutazione del dolore con le facce di Wong Baker14 (FPS) (Fig.2).
Ai genitori e al bambino sono state fornite le istruzioni per effettuare un'adeguata valutazione del dolore; è stato infatti chiesto ai pazienti di riportare ogni giorno l'entità del dolore percepito 15 minuti dopo l'attivazione dell'espansore. Nessun soggetto ha assunto analgesici durante la fase attiva di espansione. I dati raccolti sono stati analizzati dal punto di vista statistico tramite il rank-sum test di Wilkoxon e le analisi sono state eseguite utilizzando il software STATA Versione 12.1.
Risultati e Discussione
Questo studio valuta l'influenza di due protocolli di attivazione diversi sulle variazioni dell'intensità del dolore durante l'espansione rapida del mascellare registrando ogni giorno i valori del dolore in due gruppi di 56 bambini. Precedentemente, anche Needleman e coll.9 hanno registrato giornalmente il dolore associato all'espansione rapida. I soggetti sono stati assegnati ai rispettivi gruppi secondo le preferenze dell'operatore; al contrario in questo studio è stato applicato il metodo random per assegnare i pazienti ai differenti protocolli. Halicioglu e coll.10 hanno studiato le differenze nel dolore tra diversi protocolli di attivazione, ma la registrazione è stata effettuata ogni 5 e ogni10 attivazioni.
La Fig. 3 sintetizza la durata di trattamento in termini sia di (a) giorni di trattamento necessari e sia di (b) dolore medio nei due gruppi. L'analisi dei risultati evidenzia che il gruppo 1, caratterizzato da una singola attivazione giornaliera, presenta un intervallo di giorni significativamente più lungo per ottenere l'entità di espansione palatale desiderata, rispetto ai pazienti del gruppo 2 (Fig. 3.a).
Inoltre nei bambini sottoposti ad un'attivazione al giorno, la media del dolore oscilla solo tra 0,5 e 1 e risulta costante durante il periodo di attivazione. Al contrario nei soggetti sottoposti a 2 attivazioni al giorno si osserva dal secondo giorno di attivazione una diminuzione costante della sensazione del dolore (media del dolore 2,3) (Fig 3.b).
Diversamente da Halicioglu e coll.10 nel nostro studio è stata osservata una differenza statisticamente significativa nel dolore percepito tra i due protocolli di attivazione. Considerando l'intervallo di attivazione più critico (tra la 5° e la 10° attivazione), i soggetti del gruppo 2 hanno riferito una percezione del dolore significativamente più alta rispetto ai pazienti del gruppo 1 (1,2 vs 0,9, P<0,01) (Tab.1) .
Tale risultato è in accordo con altri studi9-11. È rilevante evidenziare che il 5% dei pazienti del gruppo 1 attivazione/giorno e il 20% dei pazienti del gruppo 2 attivazioni/giorno hanno riferito una sensazione di dolore considerata forte ( dolore superiore a 5).
Non vi è alcuna differenza di sesso nella soglia del dolore, ma si ritiene che le femmine siano molto più sensibili rispetto ai maschi. Tuttavia in letteratura ci sono risultati contrastanti su questo argomento15,16 .
I risultati di questo studio mostrano che il livello del dolore percepito è influenzato dal sesso solo in associazione al protocollo con 2 attivazioni/giorno in cui le femmine percepiscono un dolore significativamente più alto rispetto alle femmine del gruppo con 1 attivazione/giorno ( 2,2 vs 0,9, P<0,01) (Tab.1). A tal proposito Needleman e coll.9 e Halicioglu e coll.10 non hanno trovato alcuna differenza di genere sul dolore percepito durante l'espansione; Gecgelen e coll.11 di contro hanno riscontrato un dolore più elevato nelle femmine analogamente a quanto constatato nel gruppo 2 del nostro studio.
Relativamente all'influenza della maturità scheletrica sul dolore percepito, è stata utilizzata la stadiazione delle vertebre cervicali come indicatore di crescita ossea. Needleman e coll.9 e Gecgelen e coll.11 nei loro lavori non hanno trovato alcuna differenza tra pazienti più piccoli e pazienti più grandi di età. A causa di un numero limitato di pazienti in CS3, in quest'analisi sono stati coinvolti solo pazienti in CS1 e CS2. Contrariamente ai lavori precedenti, in questo studio la maturità scheletrica è in grado di influenzare la percezione del dolore durante l'espansione rapida del mascellare. L'analisi statistica evidenzia che i pazienti in CS1 del gruppo 2 attivazioni/giorno percepiscono un dolore significativamente più alto rispetto ai pazienti appartenenti al gruppo 1 attivazione/giorno nella stessa fase di maturità scheletrica (Tab.1). Se i soggetti in CS1 sono più sensibili al tipo di protocollo di attivazione, i soggetti in CS2 sembrano essere meno sensibili all'entità di espansione giornaliera (protocollo di attivazione), ma percepiscono più dolore durante le prime fasi di espansione.
Conclusioni
Autori: Baldini A, Nota A, Santariello C, Assi V, Ballanti F, Cozza P: Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia: Direttore Prof. Paola Cozza
Il presente Lavoro è stato premiato nella sezione Poster allo scorso Collegio dei Docenti con il premio Tiziano Bacetti
Questo è il terzo anno che la nostra azienda supporta il premio intitolato al dott. Tiziano Baccetti, ricercatore di fama mondiale, nostro consulente scientifico e, soprattutto, un vero amico che ha lasciato un enorme vuoto nella comunità ortodontica e alla Leone.
Lo spirito del premio intitolato al dott. Baccetti, proposto dal comitato giudicante del Simposio delle Scuole Ortodontiche , è quello di incoraggiare i giovani talenti a intraprendere la faticosa vita del ricercatore con il piglio, l'arguzia e la tenacia che hanno contraddistinto Tiziano specialmente nei primi anni della sua carriera.
E' stata premiata la ricerca presentata dalla dr.ssa Claudia Santariello, della scuola ortodontica dell'Università di Tor Vergata diretta dalla prof.ssa Paola Cozza, dal titolo "Diversi protocolli di attivazione dell'Espansore rapido mascellare: influenza sulla percezione del dolore". La premiazione è avvenuta al termine del XXII Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche con la consegna simbolica di un assegno di 2.500,00 euro.
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