HOME - Parodontologia
 
 
30 Settembre 2006

A proposito di biofilm

di A.M. Melica


L’importanza del ruolo della placca batterica nell’insorgenza delle più diffuse patologie del cavo orale è cosa nota, come è noto il fatto che la placca non è altro che un biofilm ovvero una pellicola aderente a una superficie formata da comunità microbiche. Non ancora del tutto conosciute sono invece le strategie che permettono a queste comunità di mettere in atto i loro sistemi di difesa che aumentano, fra l’altro, la resistenza ai presidi antibatterici. A concorrere alla tolleranza ai farmaci sono stati individuati dall'attuale ricerca microbiologica svariati meccanismi tra i quali pompe molecolari che espellono le sostanze dalla cellula e cellule specializzate nella sopravvivenza, metabolicamente quiescenti, che non crescono in presenza dell’antibiotico ma nemmeno muoiono (Le Scienze 455/2006).

La placca dentale, molto simile ai complessi biofilm di altri ecosistemi naturali, ricopre la superficie dello smalto e dei materiali da restauro. Questi risultano continuamente sottoposti alla formazione di biofilm sempre in continuo rimaneggiamento e con caratteristiche biologiche, come per esempio la carica batterica, estremamente variabili.

Uno dei meccanismi di difesa dei biofilm si basa su un tipo di segnale intercellulare denominato quorum sensing, che può essere paragonato a un sistema di comunicazione tra batteri il cui linguaggio è composto da molecole-segnale. In questo modo sono regolate svariate funzioni batteriche come lo scambio di materiale genetico, la mobilità della cellula, la virulenza, la formazione stessa del biofilm. Un esempio di funzionamento del quorum sensing riguarda un aspetto di rilievo della difesa contro gli antibiotici: il sistema incrementa la produzione di pompe molecolari, dette pompe di efflusso aspecifico, che espellono i composti dalla cellula riducendo in questo modo l’accumulo di antibiotici all’interno del batterio, che riesce a crescere anche in presenza del farmaco.

Ma le strategie di sopravvivenza batterica non si fermono certo a questo. Un altro interessante esempio dei meccanismi che inducono il fenomeno della tolleranza agli antimicrobici è dovuto alla eterogeneità dei tipi cellulari presenti nel biofilm: nella polazione batterica esistono varianti di cellule a crescita lenta, denominate “metabolicamente quiescenti”. Queste cellule sono programmate per sopravvivere agli stress ambientali, come lo è l’esposizione agli antibiotici. Non si tratta di cellule mutanti, ma di cellule che, pur rimanendo geneticamente uniformi alla popolazione di appartenenza, si trasformano in piccola parte in elementi metabolicamente differenti che generano una tossina (RelE) che permette loro di assumere uno stato di quiscenza. Le cellule quiescenti non possono crescere in presenza dell’antibiotico, ma non possono nemmeno venire distrutte. Quando la terapia antibiotica viene sospesa le cellule quiescenti hanno la possibilità di dare origine a una nuova popolazione batterica, provocando quindi una ricaduta dell’infezione.

Anche da questi brevi cenni sulla complessità della vita batterica e sui sofisticati meccanismi di difesa che questi organismi riescono a mettere in atto per sopravvivere, ci si può rendere conto di quanto la ricerca sui biofilm stia rivoluzionando la microbiologica. Un fatto è certo, se si vuole migliorare il controllo sulle infezioni ci si dovrà sempre più indirizzare verso l’analisi della, per così dire, “vita sociale” dei microrganismi ovvero verso lo studio dei biofilm piuttosto che verso le forme batteriche planctoniche molto più facilmente vulnerabili.

APPROFONDIMENTI


Meglio tardi che mai


L’importanza dello studio dei biofilm nell’ambito della microbiologia è stata evidenziata relativamente di recente.
Soltanto negli ultimi vent’anni infatti i biologi hanno cominciato a rivolgere la loro attenzione all’analisi della fisiologia delle comunità microbiche invece di concentrarsi soprattutto sui batteri planctonici.
Questo fatto stupisce se si pensa che i primi biofilm sono già stati descritti alla fine del Seicento.
In questo periodo il microscopista olandese Antoine van Leewenhoek, studiando la placca batterica presente sui suoi denti, si accorse di incontrare alcune difficoltà nel distruggere i batteri presenti. Tentò infatti di eliminare il biofilm usando l’acido acetico, ma si accorse che riusciva a eliminare solo le cellule che galleggiavano liberamente.


Parola d’ordine: resistere!


La placca batterica che provoca così tanti danni al nostro cavo orale è soltanto un esempio di quello che può accadere in presenza di un biofilm batterico. Secondo quanto segnalato dai Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta, i biofilm sono la causa del 70 per cento delle infezioni batteriche che colpiscono gli esseri umani.
Non si tratta soltanto di patologie associate all’impianto di dispositivi medici come cateteri o articolazioni artificiali, particolarmente sensibili alla formazione di biofilm, ma anche di malattie come infezioni renali, prostatiti o polmoniti potenzialmente letali come quelle causate dallo Pseudomonas aeruginosa nei pazienti che soffrono di fibrosi cistica.
Man mano che le funzioni dei biofilm sono meglio conosciute, aumenta il numero delle patologie legate alla presenza di queste strutture microbiche, la cui matrice viscosa rappresenta una protezione estremamente valida contro anticorpi e globuli bianchi.

GdO 2006; 13

Copyright © Riproduzione vietata-Tutti i diritti riservati

Articoli correlati

In uno studio sperimentale, pubblicato sul Journal of Dentistry, gli autori hanno esaminato l’effetto modulatorio della vernice arginina - fluoruro su un biofilm multispecie

di Lara Figini


Per la prof.ssa Nardi il punto focale è l’approccio clinico tailor-made: elemento fondamentale che deve portare l’operatore a scelte opportune protocollari incentrate non sulla patologia ma...

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


L’irrigazione canalare è uno dei più importanti step del trattamento canalare e il suo scopo principale è eliminare i microrganismi, che spesso aderiscono alla parete del...

di Lara Figini


La carie dentale e le malattie periodontali, tra cui gengivite e parodontite, sono causate da batteri organizzati in biofilm tridimensionali adesi alle superfici dentali, ai...

di Lara Figini


La flora microbica reperibile nei canali di denti trattati endodonticamente con lesioni radiotrasparenti periapicali persistenti differisce notevolmente da quella che invece si...

di Lara Figini


Lo studio valuta la suscettibilità dei pazienti affetti da asma cronica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) a sviluppare maggiormente carie dentale

di Lara Figini


La linea, brevettata, è studiata per rafforzare il sistema immunitario naturale, creando una barriera protettiva contro batteri, infezioni e virus


In una revisione sistematica con meta-analisi, pubblicata sul Journal of Dentistry, gli autori hanno cercato di affermare l’efficacia della somministrazione di antibiotici locali nel...

di Lara Figini


Analisi degli studi disponibili in letteratura sull’efficacia dei dispositivi di pulizia interdentale elettrici (PDICT) in termini di riduzione della placca interprossimale e...

di Lara Figini


In uno studio clinico di 12 settimane, virtualmente supervisionato, pubblicato sul Journal of Dental Hygiene, gli autori hanno indagato il ruolo della manualità soggettiva dei volontari sugli...

di Lara Figini


In una revisione sistematica, pubblicata su Evidence-Based Dentistry, gli autori hanno indagato se e quanto l’aggiunta di agenti antisettici nei dentifrici e nei collutori potesse aiutare a...

di Lara Figini


Gli autori hanno confrontato l'adesione batterica alla zirconia rispetto alle corone in disilicato di litio. Informazione cruciale per il successo a lungo termine dei restauri dentali


Altri Articoli

L’Health at a Glance: Europe 2024 evidenzia che la spesa out-of-pocket per le cure sanitarie. Quelle odontoiatriche incidono in modo significativo sui bilanci familiari,...


Dovrà risarcire un paziente con 15milioni di dollari per avergli cagionato la perdita del gusto dopo una estrazione


Il Ministero della Salute Orazio Schillaci esprime parere contrario all’emendamento che attribuisce ai medici la responsabilità primaria dei danni ai pazienti


Pubblicato il Decreto di nomina della nuova Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie e dei componenti che esamineranno gli affari concernetti le singole...


Dal Convegno ANDI Lombardia la proposta di una normativa specifica per le società odontoiatriche, con l’obiettivo di tutelare i cittadini: iscritte in appositi Albi con maggiori poteri di...


Anche medici ed odontoiatri potranno ricongiungere i contributi in ENPAM. Soddisfazione di AIO, che fu impegnata in una azione giudiziaria per sostenere questo diritto, e ADEPP


Solo il 19% degli iscritti al 5° e 6° anno di medicina e odontoiatria ha deciso di aderire all’iscrizione agevolata ottenendo, anche, copertura previdenziale e assistenziale


L’odontoiatra viene assolto in appello e la Cassazione conferma: ha rispettato le linee guida


Aziende     24 Novembre 2025

Venti anni di Ultradent Italia

L’obiettivo è quello di supportare i professionisti a migliorare la salute delle persone. Ne abbiamo parlato con il presidente e CEO Dirk Jeffs e con Aurelio Gisco Area Vice President


Anelli: “Colpo di spugna sulla legislazione degli ultimi dieci anni, rischio è fuga in massa verso l’estero” 


Un libro bianco del CED per promuovere l’attenzione verso la tutela della salute orale dell’anziano. “Servono azioni urgenti per rendere la salute orale parte integrante della politica...


Un sondaggio dell’Università Bicocca di Milano per “capire” la conoscenza e l’approccio degli odontoiatri e degli igienisti dentali nella gestione dei pazienti con ansia dentale


La prof.ssa Nardi ricorda come la percezione sensoriale sia determinante per l’adesione ai corretti stili di vita, influenzando la motivazione della persona assistita

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


La longevità passa (anche) dalla cura della bocca e del naso. Prof. Testori: “La bocca è assai di più di un semplice strumento masticatorio: è un vero e proprio ecosistema pulsante di vita”.


 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

Integrazione tra scanner facciale e tracciati mandibolari

 
 
 
 
 
 
 
 
chiudi