HOME - Parodontologia
 
 
09 Ottobre 2017

Endoscopia parodontale: quanto può essere d'aiuto?

di Lara Figini


Le tipiche manifestazioni cliniche della parodontite sono l'infiammazione gengivale (GI), l'emorragia al sondaggio (BOP), la formazione di tasche parodontali e la mobilità dei denti. Il tartaro con la sua superficie ruvida fornisce condizioni ottimali per la colonizzazione batterica, e rappresenta la causa primaria di parodontite.

L'obiettivo principale della terapia parodontale è quello di rimuovere insieme al tartaro il biofilm batterico e tutti i sottoprodotti batterici, mantenendo così una superficie radicolare biologicamente armoniosa. La terapia d'elite tradizionale non chirurgica per la rimozione del tartaro sopra e sottogengivale è lo scaling e il root planing, trattamenti la cui difficoltà primaria incontrata dall'operatore e la scarsa e talvolta impossibile visibilità nel settore sottogengivale, che può precludere il successo del trattamento.

L'endoscopia parodontale può essere una soluzione valida per risolvere questa problematica. L'applicazione infatti della tecnologia endoscopica, già da anni applicata con successo ad altre discipline mediche, porta alla rivoluzionaria possibilità di un accesso visivo praticamente atraumatico ed estremamente amplificato dell'area sottogengivale. Il sistema endoscopico parodontale è costituito da un sistema di imaging che include un cavo in fibra ottica che conduce un fascio di luce per illuminare le superfici radicolari e trasmette le immagini a uno schermo di visualizzazione. Il cavo in fibra ottica si inserisce in una guaina che ne impedisce la contaminazione ed è collegata a una pompa che conduce il flusso d'acqua per lavare il biofilm, il tartaro rimosso, e altri detriti fuori dal campo di lavoro. I clinici che adottano il sistema endoscopico parodontale possono localizzare visivamente il tartaro, la superficie radicolare e i tessuti molli mediante immagini ingrandite in tempo reale.

Sul numero di ottobre 2017 di JADA compare una revisione sistematica che analizza i risultati di trial controllati randomizzati (RCT) sugli effetti dell'endoscopia parodontale e se questa metodica possa essere di effettivo aiuto per il clinico nella rimozione del tartaro, per un successo migliore della terapia, analizzando nello specifico il tempo medio di trattamento necessario e i parametri clinici della parodontite.

Gli autori hanno eseguito una ricerca mediante PubMed, Embase, Biblioteca Cochrane, la banca dati di Wanfang del Premier della medicina cinese di tutti gli articoli riguardanti l'endoscopia parodontale pubblicati fino a gennaio 2017.

I criteri di inclusione sono stati i seguenti:

  • trial controllati randomizzati (RCT);
  • studi condotti su esseri umani di età uguale o superiore ai 18 anni, in buona salute generale con diagnosi di parodontite;
  • studi in cui venivano confrontati casi di endoscopia parodontale;
  • studi in cui venissero riportati dati circa la percentuale di tartaro residuo, il tempo medio di trattamento e le misurazioni cliniche di BOP, GI e profondità di sondaggio (PD);
  • articoli scritti in lingua inglese o cinese.

Sono stati esclusi studi che trattassero interventi chirurgici parodontali e studi i cui pazienti soffrissero di patologie sistemiche.

Da tutti gli articoli possibili gli autori hanno identificato solo 8 articoli come adatti a questa revisione sistematica. Gli autori di 3 studi hanno riportato risultati relativi a BOP e GI ed hanno rivelato alcuni vantaggi dell'endoscopia parodontale rispetto all'approccio tradizionale. Gli autori di 4 studi hanno esplorato la profondità di sondaggio PD e non hanno trovato differenze tra endoscopia parodontale e trattamento SRP tradizionale. Gli autori non hanno potuto eseguire la meta-analisi sui risultati degli studi relativi a BOP, GI o PD. La percentuale di tartaro residuo dopo il debridement endoscopio ausiliario parodontale era significativamente inferiore alla percentuale del tartaro residuo dopo le manovre tradizionali SRP senza endoscopia (differenza media, -3,18, intervallo di confidenza 95%, -4,86 a -1,49, P = 0,002, eterogeneità I2 = 74 %). Si è evidenziato che l'endoscopia parodontale richiede molto più tempo rispetto al trattamento tradizionale SRP (differenza media, 6,01 minuti, intervallo di confidenza del 95%, 4,23 a 7,8, P <0,0000, eterogeneità I2 = 0%).

L'endoscopia parodontale può fornire notevoli vantaggi per la rimozione del tartaro sottogengivale ma richiede più tempo per l'esecuzione del trattamento parodontale. Per quanto riguarda la valutazione degli indici di parodontopatia e cioè BOP, GI e PD, gli autori non hanno trovato dati sufficienti per sostenere la differenza tra l'uso dell'endoscopia parodontale e la tradizionale SRP in quanto sono necessari ulteriori ricerche scientifiche valide a basso rischio di bias e a bassa eterogeneità per valutare gli effetti dell'endoscopia parodontale sul trattamento della periodontite e sul suo potenziamento del successo a distanza.


A cura di: Lara Figini
, Coordinatore Scientifico Odontoiatria33

Per approfondire:

Effects of periodontal endoscopy on the treatment of periodontitis. A systematic review and meta-analysis. Yunchun Kuang, Jin Chen, ; Ge Feng, ; Jinlin Song. JADA october 2017:148(10):750-759

Articoli correlati

cronaca     17 Novembre 2023

Gengive sane per salvare il sorriso

Presentato alla Camera il progetto SIdP e CAO. Obiettivo: la sensibilizzazione di odontoiatri, medici di famiglia e igienisti dentali, ma anche delle istituzioni e dei cittadini ...


L'effetto di un nuovo dentifricio, contenente fluoruro stannoso con il 2,6% di acido etilendiammina tetra acetico (EDTA) come agente antitartaro, per ridurre l'indice di placca...

di Lara Figini


Questo studio ha lo scopo di analizzare l'associazione tra 25(OH)D3, un precursore della vitamina D serica, e la malattia parodontale

di Lara Figini


L’IA che scova la gengivite da una foto. Esiste una letteratura scientifica intelligente ed una speculativa, il commento del prof. Gagliani

di Massimo Gagliani


Nella foto: Prof. Carmen Mortellaro, PhD. Anna Tampieri, dott. Francesco Romano, Ing. Roberto Sanfilippo

Una ricerca italiana ha valutato l’applicabilità della nuova classificazione paradontale e l’incidenza della malattia parodontali nella popolazione adulta del Sud Italia....


Lo studio valuta l'intensità del dolore post-operatorio in seguito all’utilizzo di due sistemi di strumentazione canalare in denti asintomatici con polpa necrotica e lesioni...

di Lara Figini


La revisione sistematica ha esaminato la letteratura sul trattamento ortodontico eseguito in pazienti con parodontite aggressiva e cronica

di Lara Figini


Presentato il progetto di formazione itinerante “Gengive sane per salvare il sorriso”. Si comincia con corsi in 35 città italiane 


Numerosi studi clinici hanno indagato gli effetti del trattamento parodontale multicomponente sulla salute orale e metabolica di individui con parodontite e diabete: questa...

di Lara Figini


Realizzate da SIdP con la sinergia della CAO nazionale, saranno diffuse a tutti gli iscritti all’Albo e promosse attraverso un progetto formativo dedicato


In una revisione sistematica sul Journal of Dentistry, gli autori hanno indagato sull’associazione tra la malattia da reflusso gastroesofageo e l’erosione dentale in età pediatrica

di Lara Figini


Una recente revisione stabilisce i fattori che ne condizionano il successo

di Lara Figini


Altri Articoli

Per il prof. Gagliani, l’adesione non è stata solo un processo per sé stesso rivoluzionario ma ha rivoluzionato un modo d’intendere l’odontoiatra che ha spaziato in vaste...

di Massimo Gagliani


Dal 2019 i professionisti sanitari non possono (vi è un divieto) emettere fatturazione elettronica per le prestazioni rese ai pazienti. Stessi sanitari che sono invece obbligati, come le...

di Norberto Maccagno


Considerati per molto tempo elementi utili o cruciali per l’ottenimento di condanne, negli anni si sono appurate criticità concernenti i rilievi identificativi delle lesioni...


Una revisione della letteratura conferma che gli interventi di prevenzione della carie dentale nei giovani tra i 5e i 17 anni, con gel, integratori al fluoro, vernici e sigillanti fluorurati...


Per il prof. Mattina, in odontoiatria manca la specificità prescrittiva e serve una consapevolezza collettiva sul problema che deve coinvolgere tutti, a cominciare da medici e...


Supplemento di International Dental Journal (IDJ) con l’obiettivo di fornire dati sempre più attuali sul tema e sulle possibili alternative


Capita a Mantova, non sono basati quasi otto anni di processo per arrivare ad una sentenza che stabilisse se aveva o non aveva svolto abusivamente la professione di dentista


Il sostegno dell’azienda triestina, che vuole dare continuità alle attività del reparto odontoiatrico, contribuendo all’acquisto di attrezzature per lo studio ed il...


Quando è conveniente comprare scorte di materiale ma anche anticipare al laboratorio odontotecnico gli importi dei futuri lavori che si effettueranno nel 2024


La prof.ssa Nardi evidenzia l’importante ruolo dell’igienista dentale come attenta sentinella della salute del cavo orale

di Prof.ssa Gianna Maria Nardi


Gallmetzer Holding lascia il settore dentale privato e si impegna nel settore della sanità pubblica


Determinante è la pianificazione per non trovarsi sorprese quando si dovranno pagare saldo o acconto delle tasse, ma anche il contributo Enpam. I consigli dei dottori Terzuolo, consulenti fiscali...


Appuntamento domani, 29 novembre, per approfondire la comprensione delle nuove frontiere dell'odontoiatria protesica grazie alla presenza di esperti


Immagine di repertorio

Era l’amministratore unico della società titolare degli studi. Il finto dentista sarebbe già stato denunciato per lo stesso reato, al tempo avrebbe patteggiato la pena


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

La lezione di storia dell’odontoiatria del prof. Guastamacchia

 
 
 
 
 
 
 
 
chiudi