E' un dato di fatto che la Pedodonzia, che io preferisco definire Odontoiatria Infantile, stia sempre più suscitando l'interesse degli operatori odontoiatrici visto la grande domanda di cure che supera sicuramente la capacità di risposta della categoria. Tuttavia il bambino è ancora visto da molti Odontoiatri come un paziente difficile e poco disponibile alle cure.
In realtà com'è emerso a Chia, in Sardegna al 9° Congresso Internazionale di Associazione Italiana Odontoiatri lo scorso Giugno una conoscenza, anche solo di base, della Psicologia Applicata e delle varie novità che la ricerca ci ha messo a disposizione in questi ultimi anni ci permette di operare in modo efficace ed indolore ed ottenere non solo la realizzazione delle terapie ma anche di creare bambini, e quindi nel futuro adulti, che non abbiano, per il resto della vita, paura del dentista.
Uno degli strumenti più efficaci è sicuramente l'utilizzo della Sedazione Cosciente con protossido d'azoto. Questa tecnica, non essendo una tecnica anestesiologica ma una tecnica di ansiolisi, non appartiene al mondo dell'anestesiologia ma a quello dell'odontoiatria. Si lavora su di un paziente sveglio, che mantiene tutti i riflessi di difesa (tosse, deglutizione ecc.) e può essere utilizzata nei nostri ambulatori senza rischi anche su bambini molto piccoli. Questa metodica, molto usata all'estero e che si sta rapidamente diffondendo anche in Italia, utilizza una miscela di protossido e ossigeno: il protossido per i blocchi di sicurezza presenti sulle macchine per odontoiatria non può salire oltre il 70% della miscela e di conseguenza è associato al 30 % di ossigeno (l'aria atmosferica ne contiene il 21%) quindi abbiamo un paziente sempre iperossigenato. La sedazione permette di togliere al bambino l'ansia e la paura del dolore che sono risposte fisiologiche ad un evento per lui nuovo e preoccupante e gli fa vivere bene l'esperienza odontoiatrica facendogli vincere progressivamente le paure irrazionali, ma all'inizio comprensibili e trasformando un piccolo paziente, a volte recalcitrante, in un soggetto pienamente collaborante e che arriverà, anche se con tempi diversi da caso a caso, a non aver più necessità di usare questa tecnica nel futuro.Questo risultato è sempre ottenibile nel bambino mentre non sempre in un adulto terrorizzato dove, pur riuscendo a trattarlo in tranquillità, difficilmente si riuscirà in quella costruzione psicologica fino al punto di fargli rinunciare all'utilizzo della "mascherina".
Le macchine che si utilizzano sono provviste di blocchi di sicurezza che impediscono in maniera assoluta di commettere errori o correre alcun tipo di rischio. È sicuramente utile sapere che in molti stati USA questa metodica è consentita, visto la sua assoluta sicurezza, alle Igieniste dentali senza la presenza del medico.
Finito il trattamento l'effetto del protossido si esaurisce in pochi minuti e il paziente può lasciare in tutta tranquillità lo studio senza nessun effetto rebound. In Italia esiste un'associazione l'AISOD (associazione dei sedazionisti italiani) di cui sono socio fondatore; ed esiste un blog (a questo link) cui è possibile iscriversi ed avere risposte ad eventuali dubbi anche leggendo lo storico.
Anche l'uso delle nuove siringe elettroniche, assolutamente indolori, permette di superare quella fase iniziale che tanto preoccupa i dentisti non abituati a trattare piccoli pazienti ed effettuare le cure in assoluta tranquillità senza stress dell'operato e, cosa altrettanto importante, anche dell'operatore.
Sicuramente anche le nuove tecniche diagnostiche basate sulla tecnologia laser come il Diagnodent che sfrutta la diversa risposta al raggio laser della dentina cariata rispetto a quella sana e il Diagnocam che lavora, sempre con tecnica laser per trans illuminazione rendendo visibili a monitor anche carie molto piccole e interprossimali di difficile diagnosi senza utilizzare raggi ionizzanti, cosa molto importante nei bambini, permettono di scoprire l'attacco carioso sempre più precocemente e di poter intervenire con tecniche nuove come l'uso dell'ozono per effettuare le terapie.
L'ozono, O3, è il più forte ossidante esistente in natura ha un altissimo potere disinfettante e una capacità selettiva di colpire le cellule malate senza toccare quelle sane, di distruggere la carica batterica e di neutralizzare l'acidità della zona cariosa spostandola violentemente verso la basicità e quindi di stimolare una violenta riapposizione di ioni calcio e fluoro dalla saliva alla carie con un arresto del processo distruttivo.
L'ozono viene applicato sulla zona cariata tramite coppette in silicone di diverse misure in cui la macchina, prima crea il vuoto per evitare che il paziente respiri questo gas potenzialmente tossico, e poi fa girare all'interno della cappetta sigillata per tempi variabili da 10 a 60 secondi ozono ad alta concentrazione. Se durante l'applicazione si perde il vuoto la macchina si blocca immediatamente.
L'alta concentrazione è assolutamente indispensabile per ottenere una valida disinfezione. L'ozono, essendo un gas instabile deve essere prodotto al momento da una macchina apposita che contiene un trasformatore che produce scariche elettriche attraverso le quali si fa passare, a scelta dell'operatore, o aria atmosferica o l'ossigeno contenuto in una bombola applicata alla macchina, che potenzia ulteriormente l'effetto disinfettante. L'ozono è inoltre efficacissimo su tutte le lesioni mucose con un effetto sorprendente su afte ed Herpes. L'applicazione è assolutamente indolore perché il gas esce a temperatura ambiente e non vi è pressione (dal momento che la macchina lavora a pressione negativa). Questa metodica è pertanto ben accetta anche dai bambini più piccoli permettendo di far "guarire" le carie più piccole o di procrastinare, per le più grosse, la terapia ai 4 -5 anni dove il bambino è molto più facilmente trattabile.Tutte queste metodiche hanno ovviamente il massimo del risultato in uno studio che consideri la prevenzione il primo compito dell'odontoiatra ricordando che quasi sempre gli adulti con grossi problemi odontoiatrici riferiranno che i loro guai sono iniziati da ragazzini. Infatti dai 6 ai 15 anni i denti sono in fase di maturazione e il loro smalto non ha raggiunto la durezza che avrà da adulto ed è quindi molto sensibile alla carie. Viceversa portare un soggetto a 15 anni sano significa garantirli una vita da adulto quasi certamente senza carie.
Questo è il motivo per cui io da più di 35 anni mi occupo solo di bambini, non accetto prime visite oltre gli otto anni e affido i miei pazienti, arrivati a sedici anni, a colleghi che trattano adulti per i controlli periodici.
E' stata per me una grande soddisfazione quando mia figlia Francesca ha deciso di seguire la mia strada e da 13 anni collabora con entusiasmo a portare avanti il mio progetto di "studio pedodontico".
Credo che i colleghi più giovani dovrebbero riflettere sul fare una scelta di questo genere che, posso garantirlo, potrebbe dare loro molte più soddisfazioni di quanto possono immaginare.
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