Può lo studio odontoiatrico contribuire a ridurre i rifiuti senza rinunciare a praticità ed efficienza nella pratica clinica quotidiana? Ecco alcune soluzioni della Directa Dental Group
I produttori di materiali odontoiatrici possono influire in modo siginficativo sul riscaldamento globale riducendo i gas a effetto serra nella loro catena di produzione.
Azienda leader nella produzione di aspirasaliva, la svedese Orsing AB ha lanciato quest’anno una linea di prodotti fabbricati unicamente con risorse rinnovabili.
Il necessario percorso verso un futuro piú sostenibile implica l’utilizzo di materie prime rinnovabili ed efficienti, riciclabili e sicure per la salute e per l’ambiente.
Utilizzando materiali biocompatibili nella produzione e nell’imballaggio, il livello di CO2 presente nell’atmosfera diminuisce con effetti significativi a favore del nostro pianeta e delle generazioni future.
Hygovac® Bio
Hygovac® Bio è una cannula di aspirazione costituita di polietilene derivato dalla canna da zucchero (PE verde).
A differenza del polietilene tradizionale derivato da risorse fossili come petrolio e gas naturale, la canna da zucchero è un materiale completamente rinnovabile.
Hygovac® Bio è disponibile nelle versioni da 120 mm e da 95 mm. La versione piú corta è ideale per gli igienisti e facilita l’accesso in tutti i casi in cui si lavora senza assistenza.
Grazie alle nuove misure viene utilizzato meno materiale per fabbricare il prodotto che occupa meno spazio durante la spedizione e lo stoccaggio. La cannula è riciclata attraverso i circuiti tradizionali di smaltimento.
Hygoformic® Bio
L’originale aspirasaliva sagomabile con fermalingua Hygoformic® è ora disponibile anche nel materiale ecologico PE verde insieme al suo adattatore morbido Hygoformic® Bio Adaptor.
Hygoformic® Bio ha un’elevata capacità di aspirazione grazie ai 5 fori di cui è dotato. I fori sono posizionati all’interno della forma a ricciolo per evitare il contatto con la lingua e la mucosa.
Hygoformic® è completamente adattabile per forma e dimensione alla guancia di ogni paziente e funziona in modo eccellente anche nei trattamenti delle aree posteriori della mandibola.
Bio Cup
I bicchieri Bio Cup in bambù sono i nuovi bicchieri Orsing per uso dentale prodotti con fibre di bambù non tossiche ed ecologiche.
A differenza della plastica convenzionale, per la quale si usano materie prime di origine fossile come il petrolio e il gas naturale, il bambù è una risorsa completamente rinnovabile.
Cresce rapidamente e in modo naturale senza richiedere l’uso di pesticidi o fertilizzanti e si rigenera dalle proprie radici, assorbendo più CO2 e producendo più ossigeno degli alberi.
Ricerche condotte in Giappone hanno dimostrato che il bambù può assorbire in un anno circa 12 tonnellate di anidride carbonica per ettaro, quindi la pianta assume un ruolo potenzialmente cruciale nella stabilizzazione dell’atmosfera del nostro pianeta2.
2Isagi Y, Kawahara* T, Kamo* K et al. Plant Ecology, 199;130:41. https://doi. org/10.1023/A:1009711814070
Ecologico fino alla fine
I rifiuti plastici costituiscono un problema enorme a livello globale e la Orsing ha voluto assicurarsi che la nuova plastica a base di canna da zucchero fosse ecologica fino alla fine. Quando il prodotto viene riciclato dopo l’uso, esso rilascia nell’atmosfera la stessa quantità di CO2 catturata durante il processo di coltivazione.Il percorso verso materiali ecologici intrapreso dalla Orsing non si limita ai prodotti messi sul mercato, ma si estende agli imballaggi utilizzati che vengono progressivamente ottimizzati in modo da ridurre la loro impronta ambientale.
Per questo motivo Hygoformic Bio e Bio Adaptor sono confezionati in un biomateriale innovativo industrialmente compostabile e biodegradabile certificato secondo lo standard europeo EN13432 e composto di carbonato di calcio, canna da zucchero, colza e PBS biodegredabile (polibutilene succinato).
Orsing AB è parte del gruppo DirectaDentalGroup.
Per maggiori informazioni: orsing@orsing.se
Perché scegliere il PE verde?
Fonti: Censo IBGE 2006, UNICA, Braskem
Perchè scegliere il bambù?
È una risorsa ecologica. Grazie alle sue naturali caratteristiche antimicotiche e antibatteriche, il bambù non necessita di pesticidi né di erbicidi.
Riduce la deforestazione. 1 ettaro di bambù salva 20 ettari di foresta. Un ettaro produce, infatti, fino a 100 tonnellate di biomassa utilizzabile. Per ottenere la stessa quantità di legname si dovrebbero tagliare ben 20 ettari di foresta!
Consolida il sottosuolo. Possono bastare 30 centimetri di radici affinché il bambù si sviluppi. L’apparato di radici del bambù, formato da rizomi e radichette, è ideale per il consolidamento e il rimboschimento delle scarpate. Inoltre, previene frane e smottamenti e non appesantisce il terreno con carichi concentrati.
Previene il dilavamento del terreno. Il bambù ha un’ottima capacità di trattenere l’acqua, prevenendo il dilavamento dei terreni in caso di forti piogge ed evitando così pericolosi ingrossamenti di torrenti e fiumi. Questa capacità permette, inoltre, alla pianta di resistere a eventuali periodi di siccità più o meno lunghi.
Contrasta l′effetto serra. Le piante di bambù assorbono circa 5 volte la quantità di anidride carbonica e producono circa il 35% in più di ossigeno, a parità di proporzioni, rispetto a una foresta di alberi, riducendo quindi i gas responsabili dell’effetto serra.
Ideale per bonifiche ambientali. Grazie alla sua capacità di controllare l’inquinamento del suolo e atmosferico, il bambù è una risorsa ecocompatibile e sicura, in grado di crescere anche su suoli degradati e contaminati.
Elabora e assorbe i nitrati del sottosuolo. Il bambù trasforma gli inquinanti, compresi azoto e metalli pesanti, in biomassa contribuendo a mantenere le acque dei fiumi e dei laghi pulite.
Fonte: Alma Consulting Srl
Come viene prodotto il PE verde?
Piantagioni di canna da zucchero
Le piantagioni da cui ha origine il PE verde si trovano nel centro-sud e nord-est del Brasile, oltre 2000 km dall’Amazzonia e non hanno effetti sulle foreste pluviali e sull’equazione alimentare globale. I fornitori dell’etanolo utilizzato per Hygovac® Bio e Hygoformic® Bio sono selezionati in base al Codice di Condotta per Fornitori di Etanolo redatto nell’osservanza della legislazione brasiliana e nel rispetto della biodiversità.
Fonte: Braskem
Q&A
Impronta di carbonio (carbon footprint). Le emissioni totali di gas serra causate direttamente e indirettamente da una persona, organizzazione, evento o prodotto. Un’impronta di carbonio è misurata in tonnellate di anidride carbonica equivalente (tCO2e).
Rinnovabile. Proviene dalla natura e si ripristina o reintegra naturalmente. È costantemente disponibile senza l’intervento umano o di altra natura. La canna da zucchero e il bambù sono risorse rinnovabili.
Riciclabile. Può essere riutilizzato, trasformato in un nuovo oggetto ma dopo essere passato attraverso un processo di trasformazione. Tale processo può essere guidato dall’uomo o naturale. Il vetro e l’alluminio sono esempi di risorse riciclabili. L'acqua può essere considerata una risorsa riciclabile poiché deve essere sottoposta al processo di precipitazione ed evaporazione per poter essere riutilizzata. Inoltre, l’acqua può anche essere rinnovabile sotto forma di energia idroelettrica.
Biodegradabile.Capace di subire degradazione biologica anaerobica o aerobica che porta alla produzione di CO2, H2O, metano, biomassa e sali minerali, a seconda delle condizioni ambientali del processo. Un ruolo importante nella biodegradazione è svolto dai microrganismi, che sono presenti nell’ambiente e alimentati principalmente da rifiuti organici. Tuttavia, a differenza di compostabile, il termine biodegradabile significa pochissimo poiché tutto è biodegradabile dato il tempo. Pertanto, è molto importante specificare l’ambiente in cui è prevista la biodegradazione.
Compostabile. Capace di degradarsi per digestione microbica per creare compost. Il compost ha molti usi benefici tra cui la concimazione del suolo. Per passare attraverso un processo di compostaggio, i rifiuti organici richiedono il giusto livello di calore, acqua e ossigeno. In un mucchio di rifiuti organici, milioni di microbi consumano i rifiuti, trasformando i materiali organici in compost. Per affermare che un prodotto è completamente compostabile, il prodotto deve soddisfare tutti i requisiti previsti dalla norma europea EN 13432 e/o dalla norma statunitense ASTM D6400. Entrambe le specifiche richiedono che i prodotti biodegradabili/compostabili si decompongano completamente in un ambiente di compostaggio in un intervallo di tempo specifico, senza lasciare residui nocivi.
Perché i prodotti biologici di Orsing sono rinnovabili e non riciclabili/biodegradabili/compostabili? I rifiuti della clinica odontoiatrica come aspirasaliva e bicchieri monouso utilizzati nel corso del trattamento di un paziente sono generalmente considerati rifiuti biomedici pericolosi. Le normative differiscono da un paese all’altro, ma a causa della loro quantità, concentrazione e proprietà biologiche questi rifiuti richiedono una gestione speciale, più comunemente lo smaltimento mediante incenerimento. Non vi è quindi alcun valore nel produrre aspirasaliva e bicchieri riciclabili/biodegradabili/compostabili. Al contrario, i materiali rinnovabili con un’impronta di carbonio vicina allo 0 presentano significativi vantaggi ambientali.
Fonti
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