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05 Maggio 2020

Nuova classificazione delle malattie parodontali e perimplantari


La nuova classificazione delle malattie parodontali e perimplantari è il risultato del World Workshop che si è tenuto a Chicago nel novembre del 2017. Tale congresso è stato organizzato congiuntamente dall’American Academy of Periodontology (AAP) e dalla European Federation of Periodontology (EFP).

La nuova classificazione aggiorna la precedente risalente al 1999.

Perché si è sentita la necessità di elaborare una nuova classificazione?
Anzitutto per poter definire con precisione il numero di soggetti affetti da parodontite e per poter intercettare quei casi non diagnosticati, quindi non trattati; infine, per superare gli elementi di imprecisione presenti nel precedente sistema di classificazione ed integrare nella pratica clinica tutte le nuove conoscenze acquisite negli anni, sulle caratteristiche della malattia.

L’obiettivo principale della nuova classificazione è quello di facilitare lo screening e la diagnosi delle malattie parodontali e perimplantari e promuovere una terapia personalizzata sul singolo paziente. Nella nuova classificazione, la salute parodontale è definita come assenza di infiammazione   clinicamente rilevabile. La salute gengivale può essere riscontrata: 

  • in un parodonto intatto, cioè senza perdita di attacco clinico o perdita ossea;
  • in un parodonto ridotto in un paziente non affetto da parodontite, ad esempio in un paziente con una recessione gengivale o sottoposto ad un intervento di allungamento di corona clinica;
  • In un parodonto ridotto in un paziente con una storia pregressa di parodontite, ma attualmente stabile. 

Per la gengivite si è deciso di considerare come parametro principale la presenza di sanguinamento al sondaggio (BOP), con profondità di sondaggio inferiori o uguali a 3mm.

Sono state concordate definizioni specifiche per quanto riguarda i casi di salute o infiammazione gengivale dopo la fine del trattamento parodontale; un paziente con una storia di parodontite trattata ed attualmente stabile presenta un aumentato rischio di parodontite ricorrente e, di conseguenza, deve essere attentamente monitorato.

Per la parodontite, viene superata in maniera netta la precedente distinzione tra parodontite acuta e cronica e vengono identificate 3 forme specifiche: parodontite, parodontite necrotizzante e parodontite come manifestazione di malattie sistemiche. Sono stati introdotti i concetti di stadiazione e di grado della malattia.

La stadiazione, si basa sulla severità e sulla distribuzione della perdita di attacco clinico comprendendo anche una valutazione  della complessità del trattamento per il mantenimento a lungo termine di funzione ed estetica. Il grado invece, permette di stimare il rischio di progressione della malattia e il potenziale impatto della parodontite sulle malattie sistemiche e viceversa. Esistono due fattori di rischio molto importanti che modificano il grado, facendolo passare ad un valore superiore e sono diabete e fumo.   

BIBLIOGRAFIA:

1. Tonetti MS, Greenwell H, Kornman KS. Staging and grading of periodontitis: Framework and proposal of a new classification and case definition. J Periodontol. 2018 Jun;89 Suppl 1:S159-S172. 

2. Caton JG, Armitage G, Berglundh T, Chapple ILC, Jepsen S, Kornman KS, Mealey BL, Papapanou PN, Sanz M, Tonetti MS. A new classification scheme for periodontal and peri-implant diseases and conditions - Introduction and key changes from the 1999 classification. J Periodontol. 2018 Jun;89 Suppl 1:S1-S8.  

 
 
 
 
 
 

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