Una recessione gengivale è definita come lo spostamento apicale del margine gengivale rispetto alla giunzione smalto- cemento (CEJ); è associata ad una perdita di attacco clinico e all'esposizione della superficie radicolare del dente all'ambiente orale.
Un fenotipo parodontale sottile, l'assenza di gengiva aderente e lo spessore dell'osso alveolare ridotto, a causa della posizione prominente del dente a livello delle arcate dentarie, sono considerati fattori di rischio per lo sviluppo di una recessione gengivale.
Recentemente è stata proposta da Cairo et all una nuova classificazione delle recessioni basata sulla misura del livello di attacco clinico interdentale (CAL):
• Recessione tipo 1 (RT1): recessione gengivale senza perdita di attacco interprossimale. La CEJ angolare non è visibile sia mesialmente che distalmente all’elemento dentario.
• Recessione di tipo 2 (RT2): recessione gengivale associata a perdita di attacco interprossimale. La CEJ angolare è visibile. La quantità di perdita di attacco interprossimale è inferiore o uguale alla quantità di perdita di attacco vestibolare.
• Recessione di tipo 3 (RT3): recessione gengivale associata a perdita di attacco interprossimale. La CEJ angolare è visibile. La quantità di perdita di attacco interprossimale è maggiore della quantità di perdita di attacco vestibolare.
Questa classificazione supera alcuni limiti della classificazione di Miller come la difficile distinzione tra Classe I e II e l'uso della "perdita di tessuto osseo o molle" come riferimento per far diagnosi di distruzione parodontale nell’area interprossimale.
La classificazione di Cairo dà inoltre indicazioni sul potenziale di copertura radicolare in seguito ad interventi di chirurgia muco-gengivale. Nelle recessioni tipo 1 (RT1) si può prevedere una copertura radicolare del 100%, nelle recessioni tipo 2 (RT2) la probabilità di raggiungere una copertura radicolare completa è influenzata dalla quantità di perdita di attacco, nelle recessioni tipo 3 (RT3) la copertura radicolare completa non è realizzabile ma non è controindicata in modo assoluto la chirurgia.
Più è profonda la recessione quindi più è bassa la possibilità di una copertura radicolare completa.
BIBLIOGRAFIA:
1. Cortellini P, Bissada NF. Mucogingival conditions in the natural dentition: Narrative review, case definitions, and diagnostic considerations. J Periodontol. 2018 Jun;89 Suppl 1:S204-S213.
2. Cairo F, Nieri M et all.The interproximal clinical attachment level to classify gingival recessions and predict root coverage outcomes: an explorative and reliability study. J Clin Periodontol. 2011;38:661–666.