La moderna microbiologia, particolarmente quella del cavo orale, ha preso in esame la componente batterica dell’organismo con una filosofia differente e innovativa; la vita è con i batteri. La co-abitazione con questi “ospiti” del corpo umano è stata oggi rivisitata in ragione di molte evidenze scientifiche che attribuiscono ai batteri poteri di omeostasi all’interno del corpo umano stesso.
In forma diversa ma, per certi versi, similare, i ricercatori hanno ragionato intorno ai biofilm presenti nel cavo orale responsabili di malattia parodontale e del processo carioso; le conclusioni sono state analoghe.
La scelta di combattere, sino all’eliminazione, i ceppi batterici patogeni era impossibile da portare a termine; si è pensato quindi di interagire nei confronti di quella che è la struttura portante il biofilm in modo che parte di essa fosse disgregata, rendendo complessa la sopravvivenza batterica in un ambiente microbiologicamente più ostile e ricco di meccanismi competitivi nei confronti di altri batteri non patogeni.
Selezionare “habitat” più favorevoli a questi ultimi, in definitiva, consentirebbe di non avere spazi vitali per batteri patogeni che, in mancanza di condizioni favorevoli, ridurrebbero non poco la loro virulenza nei confronti dei tessuti di sostegno del dente e del dente stesso. I recenti progressi per l'analisi di comunità batteriche complesse hanno dimostrato la ricchezza del microbiota orale e la presenza di numerosi ceppi precedentemente non descritti.
La placca dentale si forma in modo strutturato con specie pioniere in grado di colonizzare lo smalto rivestito dalla “pellicola amicrobica”; alcune specie, come Fusobacterium nucleatum, hanno la capacità di co-aggregarsi con una gamma di altri generi e specie.
Il biofilm maturo ha molte caratteristiche comuni agli organismi pluricellulari tanto che i batteri cooperano per rendere disponibili i nutrienti e resistere agli stress ambientali, addirittura a comunicare per regolare l’equilibrio del biofilm. Il controllo del microbiota orale per prevenire la malattia è stato convenzionalmente realizzato con mezzi meccanici potenziati con dentifrici e collutori, ma una migliore conoscenza dell'ecologia microbica orale sta permettendo lo sviluppo di approcci pre e pro-biotici.
Il contenuto specifico di dentifrici dedicati pare avere un ruolo non secondario nel contrastare non solo i batteri ma anche e soprattutto i loro meccanismi aggregativi.
Per approfondire:
Wade WG New aspects and new concepts of maintaining "microbiological" health. J Dent. 2010 Jun;38 Suppl 1:S21-5.