I primi obiettivi da perseguire nel trattamento di casi di osteonecrosi conclamata sono il controllo del dolore e dell'infezione dei tessuti duri e molli e la limitazione della progressione della malattia.
La terapia dell'osteonecrosi si basa sostanzialmente su due tipologie di approccio: il trattamento conservativo e il trattamento chirurgico. Il primo è basato sull'utilizzo di farmaci per il controllo dell'infezione e del dolore, il secondo sull'eliminazione dell'osso coinvolto dalla malattia attraverso procedure chirurgiche.
La scelta della migliore strategia terapeutica varia da caso a caso e deve tenere in considerazione i dati clinici, quelli radiografici (endorali, ortopantomografia, tc e tc cone beam, RM, scintigrafia e PET) e lo stato di salute generale del paziente.
L'approccio conservativo si basa essenzialmente sull'utilizzo di terapia antibiotica sistemica e antisettica locale ed è finalizzato alla stabilizzazione del quadro di malattia, evitando progressione e aggravamento della stessa. Questo approccio non esclude la guarigione, è possibile infatti che l'osso interessato dalla malattia esiti in un sequestro spontaneo, cioè la separazione e l'allontanamento della porzione malata a opera dell'organismo stesso.
La terapia conservativa si dimostra insufficiente nei casi in cui si osservi un quadro di evidente progressione della malattia nel quale si accentuino i segni di infiammazione e infezione, con dolore, mobilità dentale, gonfiore e edema dei tessuti molli, eritema, ulcerazione o parestesia.
Il trattamento chirurgico prevede, invece, l'eliminazione della parte di osso affetta da malattia e deve sempre essere effettuato in combinazione con terapie mediche, in grado di garantire la riduzione del rischio infettivo durante l'intervento e nelle successive fasi di guarigione.
Inizialmente il trattamento conservativo veniva considerato d'elezione, lasciando la chirurgia solo per i casi di malattia in stadi avanzati. Recentemente la chirurgia è invece sempre più impiegata anche nel trattamento degli stadi precoci di malattia.
A seguito di qualsiasi trattamento, conservativo o chirurgico, è fondamentale che il paziente mantenga un'ottima salute dento-parodontale attraverso visite, scrupolosa igiene orale domiciliare e periodiche sedute di igiene orale professionale.
Numerose altre terapie alternative o adiuvanti quali, ossigenoterapia, ozono, low level laser therapy (LLLT), concentrati piastrinici, ormone paratiroideo e proteina ossea morfogenica, sono state recentemente oggetto di studio.