La sensibilità dentinale è una condizione clinica comune, associata all'esposizione dei tubuli dentinali, che si produce in seguito a recessioni gengivali, erosioni e abrasioni cervicali oppure a problematiche parodontali. La dentina non è percorsa da fibre nervose, tuttavia il dolore dovuto a sensibilità dentinale è acuto. Generalmente di breve durata, è scatenato da stimoli termici, tattili, chimici o fisici; a esserne colpiti sono pazienti di qualsiasi età e i denti più facilmente interessati sono i canini e i premolari di entrambe le arcate.
I tubuli dentinali sono canali microscopici che si irradiano dall'interno del dente verso l'esterno; il loro diametro è stato misurato con il microscopio ottico e può variare da meno di un micrometro vicino allo smalto fino a quattro o cinque micrometri vicino alla polpa. Anche il loro numero varia: da 9.000 a 24.000 per millimetro quadrato in prossimità dello smalto, fino a 45.000 o anche oltre in vicinanza della polpa.
I tubuli sono ripieni di un liquido dalla composizione simile al liquor della camera anteriore dell'occhio. Alcuni autori attribuiscono a questo liquido le reazioni proprie della dentina, ma il meccanismo non è ancora pienamente chiarito, mentre è invece accertato che la sensibilità dentinale può essere contrastata con successo.
Il prodotto più innovativo contro la sensibilità dentinale è indubbiamente il biosmalto denti sensibili, che agisce contro questa condizione attraverso diversi meccanismi. Uno di questi è stato evidenziato dalle osservazioni al microscopio effettuate dal gruppo di ricerca del prof. Eugenio Brambilla, coordinatore del Reparto di Odontoiatria Restaurativa presso il Servizio di Odontostomatologia dell'Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano. Lo scopo del suo studio era di verificare l'effetto sulle superfici radicolari dello spazzolamento con la formulazione di Biosmalto pensata appositamente per i denti sensibili. I ricercatori hanno così osservato che il prodotto crea uno strato protettivo omogeneo formato da uno spesso strato di chitosano, contenente Bio-Active Complex e fluorapatite, che protegge le superfici. I principi attivi vengono rilasciati lentamente, inibendo la proliferazione del biofilm batterico.
All'azione di desensibilizzazione contribuiscono poi gli ioni stronzio, provenienti dai Sali di stronzio aggiunti nella formulazione specifica per i denti sensibili, di cui è nota la capacità di ridurre gli effetti dell'ipersensibilità dentinale. In un tessuto mineralizzato come la dentina, l'incorporazione dello stronzio promuove la sua stabilizzazione, il che previene ulteriormente i fenomeni di ipersensibilità.