Il carcinoma squamocellulare rappresenta più del 90% delle neoplasie maligne che affliggono il cavo orale, la restante parte è costituita da tumori che originano dalle ghiandole salivari o da tessuti non epiteliali. Il carcinoma squamocellulare è una lesione che si sviluppa partendo dagli epiteli, cioè dalla porzione più superficiale delle mucose che rivestono la cavità orale. Questo dato, unito alla conformazione anatomica della cavità orale, organo di comoda esplorazione in ogni suo punto, rende, almeno in teoria, il carcinoma orale una lesione di facile intercettazione. Per l'individuazione della lesione, non è necessario l'utilizzo di particolari dispositivi diagnostici, ma risulta sufficiente un'accurata ispezione visiva, effettuata attraverso l'ausilio di semplici strumenti come uno specchietto e una garza, in presenza di un'adeguata illuminazione. Fondamentale è anche la palpazione della lesione, che permette di apprezzarne la consistenza e l'eventuale infiltrazione dei margini. La diagnosi richiede invece l'effettuazione di un prelievo bioptico sottoposto a esame istopatologico.
Clinicamente, il carcinoma orale si può manifestare con differenti aspetti clinici. La forma più comune è un'ulcerazione a margini irregolari e rilevati, di consistenza dura alla palpazione e facile al sanguinamento. La zona centrale è genericamente ricoperta da fibrina e materiale necrotico. Una differente manifestazione clinica del carcinoma squamocellulare, frequentemente riscontrabile, è rappresentata da un'area piana, lievemente depressa, di aspetto vellutato, colore rosso, spesso punteggiato da piccole aree bianche. La variante esofitica si presenta, invece, come una neoformazione rilevata, di colore variabile dal bianco-roseo al rosso, con superficie irregolare, verrucosa, spesso solcata da profonde fissurazioni e introflessioni. Di raro riscontro sono le forme a crescita endofitica, che si sviluppano, cioè, dalla superficie verso l'interno dei tessuti, dando luogo a noduli infiltranti e notevolmente induriti alla palpazione. Spesso i differenti aspetti clinici descritti coesistono all'interno della stessa lesione, dando origine a presentazioni cliniche di aspetto misto.
Il carcinoma squamocellulare può manifestarsi a livello di qualsiasi mucosa della cavità orale, ciò nonostante esistono alcune sedi più frequentemente coinvolte, che sono, in ordine di frequenza: i margini e il ventre linguali, il pavimento orale e il trigono retromolare.
Queste neoplasie sono caratterizzate da aggressività locale e diffusione per via linfatica. La diffusione linfatica, con metastasi linfonodali al distretto testa-collo, rappresenta il maggior fattore prognostico sfavorevole. La metastatizzazione a distanza in questo tipo di tumori è un evento molto raro e la sede maggiormente interessata è il polmone.