Banca d’Italia ed Agenzia delle Entrate hanno definito le regole per poter usufruire del credito d’imposta sulle commissioni pagate ai gestori di POS
Dal primo luglio anche gli studi odontoiatrici dotati di Pos potranno accedere al credito d’imposta del 30% previsto sulle commissioni relative ai pagamenti elettronici effettuati mediante carte di credito, di debito, e altri strumenti elettronici tracciabili.
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i provvedimenti della Banca d’Italia e quello dell’Agenzia delle Entrate con le modalità operative.
Potranno beneficiare del credito d’imposta esercenti e i liberi professionisti che nell’anno d’imposta precedente hanno evidenziato ricavi e compensi non superiori a 400.000 euro.
Il credito può essere utilizzato in compensazione di altre imposte mediante F24, già dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa, quindi già dal mese di agosto. Il credito deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito nonché nelle dichiarazioni dei redditi successive fino a quando non è utilizzato completamente. Non concorre tuttavia alla formazione di reddito né del valore della produzione ai fini IRAP.
Sarà lo stesso fornitore del servizio a comunicare, entro il mese successivo, al titolare del sevizio POS l’importo delle commissioni pagate sulle transazioni effettuate.
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