05 Novembre 2020

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Non fastidioso e che si può anche autoeseguire in assenza del sanitario utilizzando strumenti già disponibili come il rullo di cotone in uso negli studi odontoiatrici e una provetta da analisi acquistabile in farmacia.
E’ questo il nuovo test salivare messo a punto da un gruppo di quattro ricercatrici dell’Università di Milano: Elisa Borghi, Daniela Carmagnola, Claudia Dellavia e Valentina Massa con il coordinamento di Gianvincenzo Zuccotti, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Direttore della pediatria dell’Ospedale Buzzi. 

“Come mamme ci siamo poste il problema di come poter eseguire i test sui nostri figli, anche i più piccoli, in modo rapido senza intasare le strutture dell’ATS e dover patire le ore di attesa”, dice ad Odontoiatria33 la prof.ssa Claudia Dellavia. Cercando di soddisfare questi obiettivi, le ricercatrici hanno individuato un sistema tanto semplice quanto efficace.

Tutto si basa sul rullo salivare che i dentisti utilizzano tutti i giorni in studio per allontanare le guance dai denti. Lo si posiziona in bocca e lo si tiene almeno tre minuti, prima tra guancia e vestibolo all’altezza dei premolari e molari, poi sotto la lingua, per riporlo infine in una normale provetta di plastica per esami clinici. Il contenitore con all’interno il rullo di saliva può essere conservato anche a temperatura ambiente fino a 7 giorni, prima di consegnarlo al laboratorio che effettua l’analisi. Una volta consegnato il campione si potranno ricevere i risultati in 24 ore. 

“La scelta del rullo salivare nasce da un oggetto che utilizzo quotidianamente. Cercavamo uno strumento semplice da utilizzare, già in commercio, economico, con una consistenza ottimale per raccogliere la quantità di materiale organico necessaria per eseguire il test. L’efficacia è la stessa del tampone naso-faringeo, ma il nostro test è molto meno invasivo”, continua la prof.ssa Dellavia.

“Ci siamo basate su un protocollo dell’Università di Yale che abbiamo adattato in Laboratorio. Utilizzando il rullo di cotone si può raccogliere molta saliva che quindi facilita il campionamento del materiale consentendone l’utilizzo in persone di tutte le fasce d’età. Il tampone salivare viene processato come quello standard naso-faringeo e presenta sensibilità e specificità paragonabili con una concordanza del 94% tra i due test. Lo abbiamo pensato per i bambini in modo che non fosse fastidioso come gli attuali tamponi oltre ad essere molto veloce e facile da eseguire e quindi effettuabile anche a domicilio da parte dei bambini stessi sotto la supervisione di un adulto”.  

Affinché questo test sia proposto in alternativa al tampone naso-faringeo, occorre attendere che le Autorità competenti ne autorizzino l’utilizzo, “ci auguriamo a breve, sulla base dei dati che stiamo raccogliendo”.  

Per quanto riguarda la possibilità per gli odontoiatri di essere inseriti tra i professionisti sanitari che le Autorità annoverano tra le figure idonee ad effettuare tamponi e test come quello salivare da proposto dal gruppo di ricercatrici dell’Università di Milano, la prof.ssa Dellavia in qualità di docente presso i Corsi di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria (OPD) e in Igiene Dentale (ID) ritiene che “la preparazione sia dei Laureati in OPD sia in ID sia assolutamente adeguata per le conoscenze e competenze acquisite nel distretto anatomico”.

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