Obiettivi Le malformazioni vascolari frequentemente coinvolgono il volto e hanno una presentazione clinica molto variabile. La loro classificazione e le opzioni di trattamento sono notevolmente cambiate nel corso degli anni, da Mulliken e Glowacki nel 1982 alle linee guida internazionali dell’ISSVA (International Society for the Study of Vascular Anomalies) del 2018.
Lo scopo di questa revisione della letteratura è quello di approfondire la conoscenza delle anomalie vascolari interessanti il distretto testa-collo in età pediatrica fornendo le conoscenze indispensabili per la corretta diagnosi e per il successivo corretto iter terapeutico.
Le anomalie vascolari sono un’entità patologica, costituita da diversi tipi di tumori e malformazioni che possono colpire il distretto testa-collo in età pediatrica; questo risulta fondamentale ai fini dell’inquadramento diagnostico e terapeutico.
Materiali e metodi Revisione non sistematica della letteratura utilizzando i termini di ricerca: “anomalie vascolari”, “malformazioni vascolari”, “malformazioni artero-venose (MAV)”, “malformazioni venose”, “malformazioni capillari”, “malformazioni linfatiche”, “linfedema primario”,
“malformazioni artero-venose intraossee” del distretto testa-collo in età pediatrica.
Tutti gli articoli non scritti in lingua inglese sono stati esclusi. Sono stati inclusi gli studi pertinenti che meglio descrivevano l’eziopatogenesi, le caratteristiche cliniche-radiologiche e l’iter terapeutico dei pazienti affetti da malformazioni vascolari del distretto craniofacciale in età infantile.
Risultati 52 lavori sono stati inclusi in questo lavoro e revisionati dagli autori. Le anomalie vascolari rappresentano un’entità clinica piuttosto frequente nella popolazione generale, anche se tuttora poco conosciuta.
Il loro decorso clinico è poco prevedibile: possono rimanere asintomatiche come peggiorare con esordio variabile da acuto a subclinico. Le malformazioni vascolari intraossee spesso si localizzano a livello mandibolare.
Rappresentano un’entità patologica che può essere molto pericolosa in età pediatrica in quanto possono dare luogo a importanti sanguinamenti acuti incontrollati soprattutto nel corso di procedure chirurgiche ambulatoriali come l’estrazione di denti decidui o permanenti dei settori posteriori. Il trattamento spesso prevede l’associazione di procedure interventistiche di embolizzazione o sclerotizzazione a interventi chirurgici.
Conclusioni È imprescindibile il corretto inquadramento diagnostico e terapeutico delle anomalie vascolari, in considerazione delle importanti complicanze che a esse si possono associare (emorragie anche di grave entità, spesso incoercibili).
Lo scopo di questa revisione è di sottolineare la necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga odontoiatri, pediatri, chirurghi e radiologi interventisti che porti a un corretto inquadramento diagnostico e ne consenta il corretto trattamento.
Diversi approcci terapeutici possono essere applicati in associazione o singolarmente per ottenere come unico scopo il miglioramento della qualità di vita del paziente. Spesso l’indicazione al trattamento è il risultato di un compromesso tra radicalità chirurgica e possibili complicanze.
Un ruolo fondamentale nella diagnosi tempestiva deve essere svolto dall’odontoiatra pediatrico, che spesso è la prima figura a cui questi pazienti si rivolgono.
Significato clinico Data la loro rarità clinica, la diagnosi nella popolazione pediatrica è fondamentale per ridurre il rischio correlato a sanguinamenti spontanei dovuti anche a piccole procedure chirurgiche.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2020.10
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