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09 Marzo 2020

Decalogo AIO su come affrontare il COVID-19 negli studi odontoiatrici

Al fine di minimizzare i rischi di trasmissione del virus AIO propone a tutti gli Odontoiatri di seguire un decalogo di comportamento


Dieci indicazioni specifiche per lo studio odontoiatrico per evitare contagi negli studi dentistici, A pubblicare il documento è l’AIO ricordando come il documento prenda spunto dalle indicazioni condivise nei giorni scorsi con ANDI e Commissione Nazionale Albo Odontoiatri.  

Le Indicazioni sulla prevenzione dell’infezione da coronavirus negli studi odontoiatrici, scrive AIO, sono rivolte non solo agli 8 mila iscritti dell’Associazione ma a tutti i professionisti, dopo il decreto che ha diviso in due l’Italia per contenere la diffusione del Covid-19, con limitazioni estreme alla circolazione intra ed interregionale in tutta la Lombardia e nelle province di Novara, Verbano Cusio Ossola, Asti, Alessandria, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Pesaro Urbino, Treviso, Venezia e Padova.  

AIO che richiama il senso di responsabilità dei dentisti italiana invitandoli a rispettare rigorosamente il decalogo “al fine di salvaguardare la salute dei pazienti, di noi stessi e dei nostri collaboratori”.    

1)  Prima che il paziente abbia accesso presso lo studio, effettuare un triage telefonico, per verificare la totale assenza di sintomi potenzialmente riconducibili al contagio da Coronavirus SARS- CoV-2 quali tosse, congiuntivite, febbre (anche modesta!), starnuti, rinite, diarrea, ecc., e per chiedere di eventuali suoi spostamenti, viaggi personali e/o di contatti con persone provenienti da zone di massimo contagio (vedi questionario). In caso di risposta positiva a queste domande, potremo eventualmente valutare, in funzione dell’eventuale gravità della problematica odontoiatrica da trattare, di ricevere il paziente a fine giornata lavorativa. 
Qualora il paziente si dovesse presentare in studio senza appuntamento, il personale di segreteria dovrà fare queste stesse domande prima che la persona abbia accesso alle zone operative dello studio. 


2)  Evitare di avere più pazienti in sala d’attesa. Obbligatorio mantenere la distanza consigliata di almeno 1,5 metri fra una persona e quella più vicina. Meglio organizzare gli appuntamenti per avere un solo paziente per volta in sala d’attesa. 
.   

3)  Prima di avere accesso alla zona operativa, qualora il paziente dovesse avere con sé effetti personali (borse, telefoni, altro), il personale di assistenza o segreteria dello studio dovrà fornire una borsa monouso in cui porre tutti gli oggetti di sua proprietà, che, al termine della seduta di cura, il paziente avrà cura di portare con sè senza toglierli dal contenitore fornito. E’preferibile effettuare eventuali operazioni contabili prima che il paziente sia invitato a porre i suoi oggetti personali nel contenitore monouso. Prima dell’accesso nella zona operativa invitare il paziente ad un accurato lavaggio delle mani per almeno 20 secondi con saponi specifici. Molto utili eventuali ulteriori trattamenti delle mani con gel idroalcolici o a base di cloro. 


4)  Fare in modo che i pazienti durante la loro permanenza non tocchino nulla in studio, incluse maniglie di porte, superfici, oggetti, ecc.. Le operazioni contabili in segreteria (pagamenti, programmazione degli appuntamenti, ecc.) vanno gestite dal personale munito dei DPI. I guanti, vanno cambiati per ogni paziente. 


5) Tutto il personale di studio deve indossare sempre i DPI (doppio paio di guanti, copricapo in tnt, mascherina idonea -il tipo di mascherina da usare varia a seconda del paziente da trattare, del tipo di prestazione, e dell’area geografica in cui ci troviamo),  calzari e camice monouso in tnt. Prima di indossare i guanti monouso eseguire un accurato lavaggio delle mani per almeno 20 secondi con saponi specificie/o con gel idroalcolici o a base di cloro.  Laddove la situazione locale dal punto di vista epidemiologico lo consenta, in assenza di specifica ordinanza regionale e/o comunale, o di DPCM (qualora ne dovesse essere emesso uno attinente al problema), possiamo usare mascherine chirurgiche normali,con l’aggiunta diocchiali protettivi e/oschermofacciale. Solole mascherine ffp2-3 garantiscono una reale protezione dal rischio di inalazione del virus. Qualora ci si trovasse ad operare in zona rossa o su pazienti con sospetto o accertato contagio,per l’operatoresarà necessario l’utilizzo di mascherine ffp3, le uniche capaci di proteggere dal rischio di contagio legato all’aerosol che si forma durante l’usodi strumenti ad emissione di spray d’acqua (micromotore, turbina, ultrasuoni, air flow!!, ecc.). 

6) Ricambiare frequentemente e per lungo tempo l’aria fra un paziente e l’altro negli studi operativi e in sala d’attesa. 

7) Pulire scrupolosamente tutte le superfici dello studio al cambio di ogni paziente con disinfettanti idroalcolici (alcol etilico a 70°) o a base di cloro (soluzioni di ipoclorito di sodio allo 0,1%), con particolare attenzione al riunito e a tutte le superfici con cui il paziente è venuto in contatto (sedie d’attesa, banco della reception, ecc.). Le superfici più espostevanno protette con barriere monouso che, a fine seduta, vanno sostituite, smaltendole nei rifiuti speciali.

8) Istruire il personale su come indossare, togliere e smaltire correttamente i DPI utilizzati. I guanti vanno indossati anche doppi, così comepuò essere consigliatoper le mascherine, se sono mascherine normali. Quando togliamo i DPI va seguita una proceduraben precisa: prima ditutto si toglie il primo paio di guanti, poi il camice, la cuffietta, i calzari e le mascherine. In ultimo gli occhiali, e gli schermi protettivi, che andranno detersi con i disinfettanti specifici. In ultimo togliere il secondo paio di guanti.Tutti i dispositivi di protezione individuale monouso utilizzati andranno smaltiti come rifiuti speciali potenzialmente infetti. 

9) Far sciacquare la bocca al paziente con una soluzione allo 1% di acqua ossigenata per 30 secondi o con clorexidina allo 0,2-0,3%. per ridurre la carica batterica/virale. E’ fortemente raccomandato applicare la diga di gomma e usare la doppia aspirazione. 

10) Togliere dalla sala d’attesa tutti i potenziali conta minanti (giocattoli, consolle, giornali, libri, brochure ecc.).


Per informazioni e chiarimenti è attivo il numero 1500.

Facciamo presente che al momento, domenica 8marzo 2020, non è presente alcuna direttiva che preveda la sospensione del servizio odontoiatrico privato sul territorio nazionale.

Selezioniamo con cura i pazienti da trattare (prestazioni a minor rischio infettivo), con l’avvertenza generale di differire i trattamenti non urgenti evitando se possibile le cure a carico di pazienti potenzialmente fragili sotto l’aspetto della salute generale e/o anziani. Applichiamo scrupolosamente le regole suggerite per mantenere il più alto livello di sicurezza indispensabile per i nostri pazienti e dei nostri collaboratori.


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