Per la rubrica 20 Minutes Digital Workflow, i dottori Emanuele e Tommaso Risciotti mostrano come integrar ei due strumenti nelle riabilitazioni complesse
Scansioni del volto, articolatori virtuali, architetture software web based dove odontoiatra e odontotecnico lavorano insieme in remoto per risolvere casi clinici di riabilitazioni complesse rendendo più semplici e controllabili i principi della gnatologia classica.“Integrazione tra scanner faciale e tracciati mandibolari” è il tema affrontato in questa puntata della rubrica 20 Minutes Digital Workflow, opsiti di Davis Cussotto, Emanuele e Tommaso Risciotti, entrambi esercitano la libera professione a Milano. Il dott. Emanuele Risciotti, protesista di grande esperienza è specializzato presso la Boston University e socio attivo dell’ AIOP. Il dott. Tommaso Risciotti, che rappresenta la seconda generazione, laurea alla Statale di Milano, esperto di software di smile design.
Durante l’incontro è stato sottolineato come la raccolta dati digitale non differisca sostanzialmente da quella tradizionale, ma offra una maggiore integrazione delle informazioni. Questo facilita, però, la collaborazione tra le diverse figure professionali coinvolte nel trattamento, come ortodontisti, chirurghi, protesisti e odontotecnici. L'introduzione della scansione extraorale, è stato sottolineato, ha migliorato significativamente la pratica clinica, consentendo un orientamento preciso dei modelli e un accoppiamento estremamente accurato delle scansioni con il labbro, riducendo la necessità di interventi o revisioni successive. “Questo aumenta la fiducia del clinico e del paziente nel progetto”.
Vengono definiti due approcci di lavoro:
I dottori Risciotti evidenziano, anche, l'importanza della scansione facciale attraverso uno strumento che utilizza luce strutturata e non laser, in modo da essere sicuro per gli occhi e permettendo al paziente di tenere gli occhi aperti durante la scansione. La verifica dell'allineamento tra la scansione facciale e quella intraorale è cruciale, effettuata con appositi software per assicurare una corrispondenza precisa nell'ordine dei decimi di millimetro tra i margini incisali e il labbro.
Un altro strumento digitale necessario per registrare i movimenti mandibolari effettivi del paziente e trasferirli nel software di progettazione è il condilografo a radiofrequenza. Questo, viene sottolineato, è particolarmente utile per riorientare il piano occlusale e per la pianificazione in assenza di guida anteriore efficace.
I vantaggi dell'integrazione digitale includono la possibilità di creare un "mock-up" digitale e fisico che il paziente può provare, aumentando la sua fiducia nel risultato finale. Inoltre, la modellazione digitale precoce del progetto (spesso da parte del clinico stesso) consente un maggiore controllo sul risultato finale e riduce i tempi operativi e le incomprensioni con il paziente, evitando molteplici provvisori.
In sintesi, l'integrazione di scanner facciali e tracciati mandibolari digitali permette una pianificazione più precisa, una migliore comunicazione tra team e paziente, e una maggiore prevedibilità dei risultati protesici, specialmente in casi complessi. I dottori Risciotti consigliano i clinici di cimentarsi con la modellazione digitale per acquisire una competenza tridimensionale del progetto finale, migliorando la comunicazione con gli odontotecnici e l'efficacia del lavoro di squadra.
Sotto potete vedere il video incontro in cui viene presentata un’ampia documentazione di casi clinici.
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