Nata nel 2015 dalla confluenza di due società scientifiche, SICOI e SIO, l’Italian Academy of Osseointegration al compimento del suo primo lustro è una società fortemente strutturata che supporta i propri iscritti con un’intensa attività didattica, di studio, di ricerca scientifica e di divulgazione nel campo dell’implantologia osteointegrata, con particolare riguardo agli aspetti di chirurgia e riabilitazione orale.
Dental Cadmos ha incontrato Giovanni Zucchelli, membro del board associativo e Presidente eletto per il biennio 2021- 2022, con cui ha approfondito gli eventi in programma nei prossimi anni e le novità in cantiere.
Nello scorso ottobre, professor Zucchelli, si è tenuto il 3° Congresso IAO: quali le sue impressioni in merito?
Il Congresso di Milano è stato un successo sotto diversi punti di vista: numericamente, qualitativamente, grazie alle relazioni scientifiche presentate e per l’atmosfera che si è respirata. IAO è una società relativamente giovane, che ha avuto bisogno – come sempre accade – di un periodo di transizione per raggiungere una stabilità e assumere una forma completa, processo a oggi completato grazie anche al lavoro eccezionale svolto da Alfonso Caiazzo, l’attuale Presidente.
Tutto questo è emerso pienamente nel corso dell’incontro milanese dove è stata registrata un’importante partecipazione e sono stati espressi grande entusiasmo e voglia di crescere.
Il 2020 – oltre che dalla quarta edizione del Congresso – sarà caratterizzato da diverse esperienze formative.
Abbiamo programmato appuntamenti di eccezionale valore, a partire dall’Education Group che è il nuovo progetto IAO per promuovere in modo capillare il massimo della cultura chirurgica e implantare sul territorio nazionale.
Presso il San Raffaele di Milano terremo un corso intensivo di Continuing Education in ambito implantologico: un percorso di 6 incontri di un’intera giornata rivolto a un gruppo ristretto di partecipanti sui temi della chirurgia e dell’implantologia orale, discipline per le quali la IAO si distingue nel panorama italiano come società di riferimento, accreditata al Ministero della Sanità per redigerne le linee guida.
Saremo poi a Firenze (alla fine di questo mese) con un corso di aggiornamento su un tema molto dibattuto: la socket preservation. Due giorni in cui si cercherà di fare chiarezza su quale sia la scelta terapeutica migliore al momento dell’estrazione dell’elemento dentario.
Questo tema sarà anche al centro della prossima Consensus Conference che si terrà nel corso del nostro Congresso Nazionale del 2020 – che si svolgerà sempre a Milano il prossimo ottobre con il titolo “Minimally invasive approaches: less is more” – durante il quale l’Accademia assumerà una posizione ufficiale su questo argomento.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.02.2020.02
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