La prima fase della Digital Patient Experience, ovvero: come farsi trovare più facilmente nel mare di opzioni che Internet ci propone
La pandemia di COVID-19 ha sconvolto diversi settori, tra cui l’odontoiatria: a ottobre scorso, il settore calava del 20% e i dentisti avevano già registrato una perdita del 16,3% dei propri incassi da marzo 2020. Intanto, l’utente medio si è evoluto digitalmente in ogni campo, compreso quello sanitario (es. una ricerca Deloitte mostra come il 65% degli intervistati utilizzi un’app legata alla salute). Un paziente sempre più digitale pone una sfida per lo studio: come intercettare questi nuovi bisogni?
La risposta è nella Digital Patient Experience, ovvero la trasformazione digitale incentrata sul paziente.
Tutto inizia con una domanda: come farsi notare maggiormente nel mare di opzioni che Internet ci propone?
Immaginiamo un paziente in carne e ossa, Giorgio. È domenica sera e sente un dolore lancinante ai denti: deve prenotare una visita. Purtroppo per lui, non può telefonare o comunicare con il solito studio a cui si rivolge, perché è chiuso. Per prenotare l’appuntamento, Giorgio ha solo un’altra opzione: cercare un’alternativa con una ricerca Google.
Secondo i dati forniti dal Politecnico di Milano, in Italia il 48% dei pazienti cerca un dottore online e il 23% prenota direttamente una visita.
Lo studio come intercetta tale bisogno? Deve posizionarsi in maniera migliore su Google (92,5 miliardi di visite ogni mese), offrendo informazioni complete sul proprio profilo Google Maps e sfruttando le recensioni sempre aggiornate, che aiutano il potenziale paziente a sceglierci.
Un profilo Google My Business è il nostro biglietto da visita al mondo. Per migliorare il proprio posizionamento online, lo studio deve presentare sul proprio profilo Google Maps alcune informazioni fondamentali e sempre aggiornate (es. telefono, indirizzo, orari d’apertura, etc). Lo scopo è permettere al cliente di farsi un’idea dello studio con il quale vorrebbe interfacciarsi.
Nella sua ricerca, Giorgio vede per primi i risultati con le informazioni più complete e, in più, molte recensioni aggiornate. Tuttavia, per gli utenti, non è semplice navigare tra le tante scelte disponibili: le recensioni di altri utenti ci aiutano a decidere su un argomento a noi sconosciuto.
Per lo studio, è cruciale non solo comparire agli utenti nelle ricerche di Google, ma farlo costantemente tramite recensioni aggiornate e recente. Le recensioni positive permettono di apparire in alto nelle ricerche di Google (il 75% degli utenti tende a fermarsi per lo più alla prima pagina di risultati). Non conta quindi solo la trasparenza dello studio, bensì anche la qualità dei suoi servizi.
Nella sua ricerca Google, Giorgio ha trovato alcune opzioni significative: dopo un’attenta riflessione, sceglie l’opzione che gli pare più invitante e ben recensita. In tale quadro, chiedere a ogni paziente di lasciare una recensione è un compito gravoso, ma cruciale per lo studio.
Come posizionarsi facilmente su Google, senza perdere troppo tempo sulle recensioni?
Grazie all’automazione, che accresce le recensioni dei pazienti: questo stimola un ciclo virtuoso, che ci porta più in alto nelle ricerche e conduce ulteriori pazienti al nostro studio.
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A cura di: AlfaDocs
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