Obiettivi Scopo del lavoro è presentare un caso di osteonecrosi dei mascellari, probabilmente secondaria a infezione da Sphingomonas paucimobilis, dopo terapia con rituximab in un paziente non sottoposto a radiazioni né a bifosfonati o farmaci biologici come bevacizumab, sunitinib, denosumab.
Materiali e Metodi L'osteonecrosi dei mascellari può riconoscere diversi fattori eziologici. Il caso descritto rappresenta una rarità sia per il tipo di chemioterapia ricevuta dal paziente sia per l'agente infettivo associato. La diagnosi di ulcera orale in un paziente oncologico può essere lunga e laboriosa.
Risultati e Conclusioni Anche i chemioterapici non associati a osteonecrosi dei mascellari possono favorire la comparsa di tale condizione. In realtà una migliore comprensione dei meccanismi patogenetici deve tener conto della struttura biologica a rete del tessuto osseo, dove le singole cellule (nodi) sono influenzate da varie molecole (link).
Questa architettura, tipica dei sistemi complessi, determina tra l'altro il destino dello stesso sistema in risposta ad agenti esterni, siano essi nocivi o terapeutici. Il caso descritto evidenzia inoltre l'importanza di un'attenta salute orale in tutti i pazienti sottoposti a chemioterapia.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2016.11
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