02 Maggio 2019

Il canto corale come mezzo di rieducazione logopedica e miofunzionale in età precoce

Articolo originale

Francesca Romana Dimaggio, Francesca Poletti, Alessandro Nota, Simona Tecco

Obiettivi   Lo scopo del presente lavoro è quello di descrivere e presentare un protocollo clinico di cantoterapia corale nel quale si applicano i principi logopedici e miofunzionali riabilitativi al fine di ottenere la correzione di problematiche logopediche e occlusali in età precoce.

Materiali e metodi  Questo studio presenta un nuovo protocollo clinico chiamato Choral Kids basato su un approccio logopedico e miofunzionale applicato mediante lezioni di canto impartite a bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.

Tale protocollo rappresenta un’ottima possibilità per riabilitare problematiche come le abitudini viziate e le difficoltà fonetiche, che possono innescare o stabilizzare problematiche occlusali quali openbite e crossbite anteriori difficilmente risolvibili a un’età successiva. La documentazione diagnostica iniziale dei soggetti a cui applicare il protocollo consiste semplicemente in video per la valutazione del linguaggio e foto del sorriso iniziali.

Viene, inoltre, effettuata una valutazione ortodontica e logopedica per determinare i rapporti occlusali (classe di Angle), interincisivi (overbite e overjet) e gli aspetti funzionali.

Il protocollo Choral Kids, studiato e sviluppato con uno specialista in logopedia e applicato dal maestro direttore di coro, impiega canzoni e ritmi che consentono di utilizzare i fonemi preposti alla rieducazione della corretta postura linguale e alla rieducazione miofunzionale orofacciale.

Ai piccoli pazienti viene quindi impartita una lezione di canto, con sequenza di canzoni giocose utili allo scopo logopedico. Tutte le sessioni vengono svolte in gruppo al fine di renderle ludiche per i piccoli pazienti e all’inizio di ogni lezione si effettua una fase di riscaldamento con esercizi di respirazione e posturali, mentre durante tutta la lezione si utilizzano giochi con il ritmo e il movimento, per migliorare la coordinazione, e giochi di mimica facciale.

Per ogni tipologia di esercizio è stata elaborata dall’equipe logopedista, ortodontista e maestro di coro una canzone appropriata, soffermandosi ad esempio su: corretta postura linguale nella “t”; consolidamento della “r”; sillabe “la le li lo” e prolungamento della “n” per la risonanza; “l” ed “m” per le disfonie.

Il protocollo base prevede quindi un corso di canto per sei mesi con sessioni monosettimanali di 45 minuti e con monitoraggio ortodontico-logopedico trimestrale. Nell’articolo vengono presentati tre casi clinici, con i relativi follow-up.

Conclusioni  I casi presentati permettono di osservare i benefici occlusali ottenibili con soli sei mesi di applicazione di tale protocollo. Considerata l’età precoce e la gravità delle malocclusioni è evidente come l’applicazione del Choral Kids abbia permesso di intervenire quanto più precocemente possibile, correggendo in modo importante le problematiche occlusali e logopediche.

I tre casi clinici documentati presentavano prima della terapia openbite anteriore e hanno raggiunto un notevole miglioramento dei parametri occlusali, in primis dell’overbite, con miglioramento dell’openbite anteriore.

Nel follow-up dopo ulteriori sei mesi il miglioramento dell’occlusione è rimasto stabile in tutti e tre i soggetti.

Significato clinico  L’utilizzo del canto in età precoce mediante sessioni corali potrebbe risultare vincente e innovativo nel prevenire il consolidamento di pattern di malocclusione e abitudini viziate.

Per continuare la lettura scaricare l'allegato.

doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2019.06




 
 
 
 
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