Obiettivi Le agenesie dei settori anteriori rappresentano un problema che coinvolge necessariamente più specialisti. Un interesse particolare viene rivolto alle agenesie più frequenti del settore estetico, quelle relative agli incisivi laterali superiori, che colpiscono prevalentemente il sesso femminile e sono più frequenti nella forma bilaterale.
Occorre valutare precocemente tale condizione, durante l’infanzia o la prima adolescenza, per intraprendere rapidamente un percorso multidisciplinare.
La principale scelta che il clinico deve affrontare nel trattamento di questa condizione si basa sulla decisione di aprire o chiudere gli spazi, prestando un’attenzione particolare alla gestione di pazienti in giovane età dove resta fondamentale un approccio totalmente conservativo. Al momento, dalla revisione della letteratura scientifica, non esiste ancora evidenza che un trattamento sia migliore rispetto all’altro ed entrambe le soluzioni rappresentano, in ogni caso, un compromesso.
Le differenti possibilità terapeutiche si sono evolute nel tempo anche grazie all’utilizzo di materiali innovativi metal-free, che consentono oggi un trattamento che, rispetto al passato, risulta essere completamente conservativo. L’obiettivo della terapia è infatti quello di fornire una soluzione estetica che possa essere considerata non provvisoria o a breve termine, ma con un’aspettativa di durata molto maggiore, che rispetti totalmente il principio di salvaguardia dei tessuti dentali e con caratteristiche completamente reversibili che non precludano nessuna possibilità terapeutica futura.
Materiali e metodi In questo lavoro vengono prese in considerazione le varie possibilità terapeutiche in caso di agenesie dei settori anteriori attraverso una disamina della letteratura scientifica. Viene, inoltre, presentato un protocollo multidisciplinare di approccio alle agenesie dei settori anteriori che gli autori seguono da oltre 20 anni, con un’evoluzione legata ai materiali ceramici adesivi.
In particolare, viene descritto l’utilizzo della tecnica maryland, classicamente considerata come una soluzione provvisoria per procrastinare una terapia più definitiva alla maggiore età del paziente. Grazie all’avvento dei diversi materiali metal-free (fibra di vetro, disilicato di litio e zirco nia) la tecnica è stata modificata e inserita in un protocollo precoce multidisciplinare orto-protesico, che consente di realizzare restauri adesivi senza alcuna preparazione dentale. Il piano di trattamento deve essere coordinato precocemente all’interno di un team multidisciplinare.
Risultati e conclusioni Il trattamento delle agenesie dei laterali mediante l’apertura degli spazi può essere affrontato oggi con maryland bridge e con materiali metal-free, che hanno caratteristiche diverse e che consentono, attraverso una precoce e accurata programmazione, di ottenere un risultato estetico completamente conservativo e duraturo.
Questo tipo di restauro realizzato a fine terapia ortodontica può essere mantenuto, infatti, con successo anche negli anni seguenti. Pertanto può rappresentare, soprattutto in soggetti molto giovani, una soluzione immediata e di lunga durata, che offre estetica e funzione senza arrecare alcun danno biologico, non precludendo nessuna possibilità terapeutica successiva.
Significato clinico Un approccio multidisciplinare all’agenesia degli incisivi laterali superiori con apertura degli spazi consente, secondo gli autori, una riabilitazione funzionale ed estetica totalmente conservativa e con i presupposti per un follow-up a lungo termine.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2020.05
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