Obiettivi La diagnosi di malattia oncologica orale provoca ansia e paura nel paziente che deve sottoporsi a intervento chirurgico in anestesia generale, con il rischio di ripercussioni negative quali l’aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca durante il periodo peri-operatorio, in genere tenute sotto controllo tramite premedicazione farmacologica. La musicoterapia (MT) è un approccio terapeutico che impiega il suono e la musica per rispondere a disagio e sofferenza causati nei pazienti da patologie fisiche e/o psichiche. Questo studio ha l’obiettivo di confrontare l’efficacia della MT recettiva pre-operatoria rispetto alla premedicazione con midazolam, negli interventi di chirurgia orale oncologica in anestesia generale.
Materiali e metodi Sono stati reclutati 25 pazienti, con età superiore a 18 anni, affetti da carcinoma orale iniziale di I e II stadio (N0 clinico e strumentale), senza deficit uditivi, anamnesi negativa per abusi di droghe, disturbi psichiatrici e/o demenza e con rischio anestesiologico valutato secondo l’American Society of Anesthesiologists (ASA) compreso tra 1 e 3.
La valutazione pre-operatoria è stata condotta con esami ematochimici, elettrocardiogramma, ortopantomografia, ecografia intraorale ad alta definizione (per misurare la profondità di infiltrazione in mm), risonanza magnetica nucleare e consulenza anestesiologica. Prima di essere sottoposti ad anestesia generale, i pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: Gruppo Musica, che ha ricevuto MT recettiva pre-operatoria a opera di un musicoterapeuta qualificato; Gruppo Controllo, che ha ricevuto premedicazione con midazolam 0,2 mg/kg EV.
L’anestesia generale è stata associata ad anestesia locale con mepivacaina, molecola a onset breve, e bupivacaina, molecola a offset lungo, per ridurre la dose di farmaci neuro-deprimenti. Sono stati confrontati tra i 2 gruppi profondità di sedazione (mediante valore da 0 a 100 indicato dal monitor bi-spectral index - BIS), grado di soddisfazione per l’esperienza chirurgica (punteggio del questionario Patient Global Impression of Satisfaction), livello di ansia (punteggio Anxiety-Visual Analogic Scale, A-VAS) e parametri vitali (frequenza cardiaca e pressione arteriosa).
Risultati In totale, 25 pazienti sono stati inseriti nello studio: 12 avevano un carcinoma della lingua, 11 un carcinoma della mucosa geniena, 2 del labbro.
I gruppi non differivano significativamente per sesso, età media, rischio ASA, durata degli interventi, punteggio A-VAS pre-operatorio, profondità di sedazione, frequenza cardiaca e pressione arteriosa (misurate sia all’ingresso sia prima di indurre l’anestesia generale); tuttavia, la MT recettiva pre-operatoria, rispetto alla premedicazione con midazolam, ha suscitato una maggiore soddisfazione nei confronti dell’esperienza chirurgica: il 72,27% del Gruppo Musica ha espresso la massima soddisfazione contro il 14,28% del Gruppo Controllo (p = 0,015%).
Conclusioni La MT recettiva, a opera di un musicoterapeuta qualificato, è un intervento di supporto all’anestesia generale non invasivo, senza effetti collaterali, sicuro in day surgery, che può migliorare l’assistenza al paziente oncologico per il quale sarebbe auspicabile che diventasse gold standard.
Significato clinico La MT fornisce uno strumento non farmacologico valido per ridurre l’ansia nei pazienti che si sottopongono a escissione di carcinoma orale in anestesia generale, con l’obiettivo di curare le persone oltre che la malattia.
Per continuare la lettura gli abbonati possono scaricare l'allegato.
doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2020.06
per scaricare questo contenuto è necessario accedere a Medikey
accedi a medikeyse non fai ancora parte della più grande comunità medica italiana
registrati ora a medikey