Obiettivi Con il termine dilacerato si intende un elemento dentale che presenta un’alterazione dell’inclinazione assiale della corona rispetto alla radice. La dilacerazione può verificarsi a livello della giunzione corona-radice con una deformazione della giunzione amelo-cementizia, oppure può essere presente ovunque lungo la superficie della radice e include una qualsiasi modifica assiale durante il processo di formazione della radice stessa.
Lo scopo del lavoro consiste nel fare un’analisi della letteratura sugli elementi dentari dilacerati, presentando epidemiologia, eziologia, diagnosi e opzioni terapeutiche.
Materiali e metodi La revisione è stata condotta attraverso i seguenti database elettronici: Medline, PubMed, Embase, Cochrane Library.
Sono stati selezionati articoli tra il 1970 e il 2017. Utilizzando l’opzione “limits”, sono stati considerati solo gli articoli in inglese che si riferiscono agli “humans”. Non sono stati presi in considerazione gli articoli che non riguardavano un argomento odontoiatrico e nemmeno quelli pubblicati prima del 1970.
Sono stati presi in esame articoli con informazioni su eziologia, diagnosi e terapia e articoli specifici sul ruolo del trattamento chirurgico e riabilitativo.
Due degli autori sono stati responsabili della selezione non in cieco degli articoli. I disaccordi sono stati risolti dalla discussione o dal coinvolgimento di un altro revisore. I dati estratti sono stati raccolti sui seguenti elementi: rivista e anno di pubblicazione, disegno dello studio, risultati terapeutici, etnia e conclusioni dell’autore.
Risultati La ricerca bibliografica al netto dell’eliminazione dei duplicati ha prodotto 390 articoli. Duecentosette articoli sono stati selezionati dal database. Successivamente sono stati esclusi 156 articoli ritenuti non rilevanti sulla base di abstract, titolo e disegno dello studio. Sono stati letti i testi integrali di 51 articoli per poter escludere ulteriori studi non pertinenti. Solo 31 articoli hanno soddisfatto i criteri di inclusione.
Conclusioni Il principale problema è di tipo diagnostico. Gli esami di primo livello per la diagnosi sono radiografie periapicali e ortopantomografia. In caso di elementi dilacerati in posizione vestibolare, è possibile utilizzare una radiografia occlusale. Come confermato in letteratura, uno studio condotto su elementi dentali mascellari, la TC ha una specificità e una sensibilità significativamente maggiori rispetto alle radiografie convenzionali e per questo rappresenta l’esame di secondo livello di elezione.
Le tecniche di imaging avanzate sono un requisito essenziale per una diagnosi corretta e per pianificare l’accesso chirurgico e il posizionamento della legatura, nonché per definire il percorso ottimale ed efficiente per l’estrusione nella cavità orale, che evita o minimizza il danno collaterale avvalendosi di supporti intraorali di ancoraggio quali il disgiuntore rapido del palato o l’ancoraggio scheletrico (miniviti e miniplacche).
Questo studio suggerisce che le opzioni combinate ortodontico-chirurgiche per elementi dentali dilacerati è la migliore opzione di trattamento. Non ci sono prove che dimostrino che l’etnia possa influenzare le opzioni terapeutiche.
Significato clinico Il problema dei denti ritenuti in ortodonzia è oggetto di studio da molti anni per cercare di guidare il clinico alla scelta del trattamento meno invasivo e il più efficace possibile. Le metodiche presentate sono, al netto delle evidenze disponibili in letteratura, le più indicate nella gestione di queste problematiche.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.03.2021.04
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