Oggi, sono disponibili in commercio vari tipi di laser – neodimio, erbio, Er:Yag, CO2, Nd:Yag… – che operano a diverse lunghezze d’onda e che possono essere utilizzati per differenti terapie odontoiatriche. Il laser a diodo si caratterizza per il prevalente impiego nel trattamento dei tessuti molli, per lo sbiancamento dentale e come coadiuvante nelle terapie del parodonto. Ma per il laser a diodo si stanno aprendo numerose e interessanti opportunità…
Ne abbiamo parlato con Emanuele Ruga che – con Marco Garrone, Raffaele Calvi, Roberto Riversa e un nutrito gruppo di co-autori – ha realizzato il “Manuale di utilizzo del laser a diodo in odontostomatologia”.
Oltre a essere già molto impiegato in diversi ambiti della medicina – come l’oftalmologia, per esempio – sta nascendo un fervente interesse per un maggiore impiego del laser a diodo anche in ambito odontostomatologico…
Il laser a diodo trova applicazione principale in tutte le discipline chirurgiche che interessano l’odontostomatologia: chirurgia orale, chirurgia parodontale, tutte le terapie chirurgiche che rientrano nell’ambito della patologia orale. Trova altresì applicazioni secondarie nei trattamenti endodontici, nella parodontologia non chirurgica, in medicina orale e in ambito cosmetico ed estetico. Iniziano altresì a esserci delle applicazioni in conservativa e restaurativa, perché se è vero che il laser a diodo funziona soprattutto per i tessuti molli è altresì importante sapere che esercita un potente effetto decontaminate sui tessuti duri.
Proprio per queste molteplici possibilità di impiego, la trattazione del libro è caratterizzata da un aspetto multidisciplinare, con l’obiettivo di offrire una panoramica molto ampia sulla materia affinché possa fungere da valido strumento per il neofita che vuole approcciarsi alla tematica ma anche da stimolo per chi è già cultore della materia che potrà ampliare i suoi orizzonti di utilizzo. Per rendere fruibili tutti i contenuti, nel libro sono presenti numerosi QR code grazie ai quali si può accedere a degli approfondimenti sui diversi temi e sono altresì proposti i riferimenti della letteratura internazionale.
Una trattazione talmente multidisciplinare, dottor Ruga, che due dei co-autori sono fisici.
I due capitoli Cenni di fisica dei laser a diodo e Sicurezza e normativa laser anche se possono sembrare un po’ ostici a chi ha una formazione odontoiatrica sono necessari per poter approfondire la conoscenza dei principi del laser a diodo. Sono stati realizzati, come da lei sottolineato, da due bravissimi specialisti in fisica medica (Lorenzo Zamprotta ed Edoardo Trevisiol, n.d.r.) che hanno saputo trattare gli aspetti fisico-tecnici del laser a diodo in maniera esaustiva, seppur con un linguaggio accessibile ai colleghi.
Lei sottolinea una carente informazione per quanto riguarda l’uso del laser. Quindi, il professionista che vuole iniziare a utilizzarlo che cosa deve fare?
C’è molto fermento e interesse in questo momento nel nostro paese attorno alla tematica del laser; esistono quindi diverse possibilità per chi vuole affrontare una formazione specifica: master, corsi organizzati dalle aziende produttrici e una intensa attività associativa e formativa da parte delle società scientifiche. Tra l’altro, l’Italia è tra i primi paesi al mondo per presenza di società scientifiche che si occupano dell’utilizzo del laser nei distretti orali e peri-orali – tra cui Aiola-Accademia Internazionale di Odontostomatologia Laser Assistita e SILO-Società Italiana Laser in Odontostomatologia e, ancora, SIMEO-Associazione Italiana di Medicina Estetica Odontoiatrica – a riprova del grande interesse che ruota attorno al tema.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.03.2021.12
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