01 Aprile 2021

EAO: un biennio all’insegna dell’italianità

Intervista a... Luca Cordaro

Lorena Origo

Fondata alla fine degli anni Ottanta, l’European Association for Osseointegra­tion è nata come forum scientifico inter­nazionale, interdisciplinare e indipenden­te inizialmente interessando gli ambiti della chirurgia ricostruttiva e della riabili­tazione protesica poi ampliatosi fino a comprendere tutte le discipline mediche e odontoiatriche coinvolte nei processi di osteointegrazione.

Dopo vent’anni, era il 2001 quando alla guida dell’Associazione era Massimo Si­mion, presidente dell’Associazione è nuovamente un italiano: Luca Cordaro. A caratterizzare questo biennio italiano, an­che il Congresso che per il 2021 è previ­sto a Milano.

La presidenza di EAO nuovamente affidata a un italiano, dottor Cordaro, un riconoscimento all’expertise in ambito implantologico del nostro paese.
Premesso che essendo EAO un’Associa­zione internazionale c’è grande attenzione alla rotazione degli incarichi con lo scopo di coinvolgere tutti i paesi membri, l’Italia è indubbiamente un punto di riferimento nel mondo dell’implantologia dal punto di vi­sta scientifico, professionale e di mercato.

Quali le finalità e le iniziative dell’Associazione?
“Closing the gap between science and clinical practice” è la mission di EAO: ri­durre la distanza, quindi, tra le conoscen­ze scientifiche e la loro applicazione pra­tica. Un ruolo che l’Associazione ha svol­to, e continua tutt’oggi a svolgere, in ma­niera estremamente efficace attraverso diverse iniziative.

Organizziamo diversi percorsi formativi – diploma di 3 anni in odontoiatria implan­tare, corsi monotematici svolti da maestri dell’implantologia, il certificato europeo di implantologo – e la Consensus Confe­rence (l’ultima si è svolta lo scorso feb­braio, n.d.r.), evento che, ogni tre anni, riunisce esperti del settore che discutono una serie di argomenti prefissati, parten­do dalla più recente letteratura, con l’o­biettivo di raggiungere un consenso sulle evidenze della ricerca e sulle migliori pra­tiche cliniche al momento disponibili.

Core della nostra offerta formativa è però il Congresso annuale che ospita solita­mente più di 5000 tra colleghi e addetti ai lavori e vede impegnati più di 100 relatori.

Congresso che nel 2020 era previsto a Berlino, e che purtroppo è stato trasformato in un evento virtuale, e che quest’anno dovrebbe invece svolgersi a Milano…
A causa della pandemia il Congresso di Berlino in presenza ovviamente non si è po­tuto svolgere; abbiamo allora deciso di or­ganizzare un evento digitale che ha raccolto un successo molto importante, organizzato dal punto di vista tecnico in maniera impec­cabile e strutturato come uno show televisi­vo, con speaker di fama mondiale che han­no registrato in diretta in ben 3 studi televisi­vi – a Milano, Parigi e Francoforte – trattan­do gli argomenti previsti nel Congresso.

Si è trattato di uno sforzo organizzativo imponente, una modalità che in parte vorremmo riproporre anche quest’anno, nel senso che al momento stiamo lavo­rando per poter tenere il Congresso di Milano in presenza, previsto dal 14 al 16 ottobre con il titolo “Beauty meets scien­ce”, ma contestualmente vorremmo pre­vedere una divulgazione online perché l’esperienza dell’anno passato ci ha inse­gnato che ci sono diversi colleghi che per vari motivi non possono muoversi che sono però interessati ai temi trattati da EAO. L’obiettivo, quindi, è quello di coin­volgere entrambi questi mondi.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.04.2021.02




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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