Obiettivi La malattia peri-implantare comprende sia un processo infiammatorio reversibile, detto peri-mucosite, che la peri-implantite, nei quali un progressivo riassorbimento dell’osso di supporto causa effetti irreversibili. I fattori eziologici della malattia peri-implantare ricalcano, in parte, quelli della patologia parodontale. L’elevata presenza di biofilm intorno agli impianti risulta essere il fattore predisponente, ma dal punto di vista microbiologico è un’infezione più eterogenea e complessa, costituita principalmente da batteri gram-negativi, rispetto alla parodontite.
Attualmente, la decontaminazione e la disinfezione della superficie implantare rappresentano il primo step di trattamento; tuttavia, questo processo è reso molto difficile sia dalla difficoltà di accedere al campo operatorio, che dalla rugosità superficiale degli impianti e dalla resistenza da parte del biofilm batterico alla penetrazione da parte degli antibiotici.
A causa di questi fattori il trattamento della malattia peri-implantare rappresenta ancora una grande sfida per l’odontoiatra e lo studio di nuove tecnologie è ancora in corso al fine di trovare strumenti sempre più efficaci. Tra questi, l’utilizzo di dispositivi a base di luce, quali LED o laser, con o senza l’uso aggiuntivo di fotosensibilizzatori, ha mostrato risultati ancora contrastanti, seppur incoraggianti. In particolare, la letteratura pregressa mostra come l’associazione fra l’acido 5-aminolevulinico e la luce LED rossa presenta un elevato effetto antibatterico contro i batteri gram-positivi. Tuttavia, l’efficacia nei confronti dei batteri gram-negativi, i principali imputati nella comparsa della malattia peri-implantare, è controversa.
Lo scopo di questo studio è valutare l’effetto di un nuovo gel contenente acido 5-aminolevulinico, testato a diverse concentrazioni ed esposto a diversi tempi di irradiazione su Pseudomonas aeruginosa, un batterio gram-negativo, particolarmente importante per la sua resistenza agli antibiotici e, in odontoiatria, per la frequente associazione con la peri-implantite.
Materiali e metodi Pseudomonas aeruginosa è stato coltivato in vitro e sottoposto a diversi protocolli che prevedevano: incubazione con gel Aladent (Alphastrumenti, Melzo, Milano), a diverse concentrazioni e/o irradiazione con luce LED rossa (630 nm). La conta delle unità batteriche formanti colonie (CFU/mL) è stata misurata e sono state fatte le comparazioni tra i diversi gruppi.
Risultati e conclusioni Un’ora di incubazione con il nuovo gel seguita da 7 minuti di irradiazione con luce LED rossa ha permesso di ottenere la totale eliminazione dei batteri. L’irradiazione luce LED rossa, senza aggiunta di gel, ha ridotto significativamente la conta batterica, rispetto ai controlli.
Anche l’uso del nuovo gel da solo, senza l’irradiazione, è stato in grado di promuovere una significativa riduzione della conta batterica, proporzionale alla concentrazione di gel.
In conclusione, è possibile evincere che il nuovo gel risulta essere efficace nel ridurre significativamente in vitro batteri gram-negativi come Pseudomonas aeruginosa. L’associazione di 7 minuti di irradiazione con luce LED rossa al gel consente di ottenere la totale inattivazione dei batteri.
Significato clinico L’associazione del nuovo gel con l’irradiazione con luce LED rossa è uno strumento aggiuntivo per l’inattivazione batterica nel trattamento di impianti dentali contaminati e/o affetti da mucosite e peri-implantite.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2021.06
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