01 Maggio 2021

La guarigione della ferita chirurgica nel cavo orale

Articolo originale

Giuseppe Alessandro Scardina, Pietro Messina

Obiettivi  L’obiettivo dello studio è quello di descrivere il meccanismo fisiolo­gico della guarigione della ferita chirurgica del cavo orale e di pre­sentare i fattori sistemici e locali che possono influenzarla.

Materiali e metodi  L’emostasi prende avvio con l’atti­vazione delle piastrine e della ca­scata coagulativa che realizzano la costrizione vascolare e la for­mazione del coagulo di fibrina che arresta la perdita di sangue e for­nisce un’impalcatura provvisoria per la migrazione e l’ancoraggio delle cellule che giungeranno nel­le fasi successive.

Il coagulo e il tessuto leso circo­stante cominciano a rilasciare citochine pro-infiammatorie e fattori di crescita come tranfor­ming growth factor-β (TGF-β), platelet-derived growth factor (PDGF), insulin-like growth fac­tor-1, platelet factor IV, epider­mal growth factor (EGF) e fibro­blast growth factor (FGF).

Tutti questi fattori di crescita dan­no avvio al processo di guarigione richiamando e attivando nella se­de della lesione neutrofili (PMN), cellule endoteliali e macrofagi.

Numerosi sono i fattori che posso­no influenzare la guarigione della ferita chirurgica del cavo orale. Sono descritti i fattori sistemici (età, sesso, alcol, fumo, stato nu­trizionale, farmaci, diabete, stress, obesità) e locali (saliva). L’età e il sesso sono due fattori che posso­no influenzare notevolmente le modalità di guarigione della ferita chirurgica. L’età avanzata è uno dei maggiori fattori di rischio per un processo di guarigione rallen­tato, ma non per un indebolimen­to in termini di qualità del proces­so di guarigione.

Uno studio americano ha dimo­strato che, sebbene le ferite cuta­nee guariscano molto più rapida­mente nelle donne rispetto agli uomini, il contrario avviene per quanto riguarda le ferite a livello della mucosa orale.

Evidenze cliniche ed esperimenti sugli animali hanno dimostrato come l’esposizione ad alcol e fu­mo indebolisca la guarigione delle ferite e aumenti l’incidenza di in­fezioni. La risposta dell’ospite a un’esposizione cronica all’alcol, invece, pare essere differente ri­spetto all’esposizione acuta attra­verso dei meccanismi non ancora del tutto chiariti. Per quanto ri­guarda il fumo, si è visto che pa­zienti fumatori vanno più facil­mente incontro a un ritardo nella guarigione della ferita e a una se­rie di complicanze come infezioni, rottura della ferita, epidermolisi, necrosi della ferita o del lembo e a una riduzione della forza tensile della ferita.

Anche i livelli di nutrizione interfe­riscono con il processo di guari­gione della ferita chirurgica orale. Una deficienza nell’apporto di pro­teine può ridurre la produzione di capillari, la proliferazione dei fibro­blasti, la sintesi di proteoglicani e di collagene, e può alterare il pro­cesso di rimodellamento della fe­rita. La carenza di proteine, inoltre, altera la risposta immunitaria con una risultante riduzione della fa­gocitosi leucocitaria e un’aumen­tata suscettibilità alle infezioni.

Molti farmaci – soprattutto quelli che interferiscono con la forma­zione del coagulo e la funzione piastrinica, con la risposta infiam­matoria e la proliferazione cellula­re – interferiscono con questo meccanismo. È noto anche che diverse patologie sistemiche svol­gono il loro ruolo e tra queste il diabete dà la tendenza a una ral­lentata riparazione delle ferite coinvolgendo diversi e complessi meccanismi fisiopatologici. Anche lo stress e l’obesità vengono trat­tati quali fattori influenzanti.

L’esposizione dell’epitelio orale a concentrazioni tossiche di bifosfo­nati derivanti dall’osso sottostante va a inibire la guarigione della feri­ta chirurgica.

Il ruolo delle infezioni dentali e del microbioma orale è fondamentale per l’osteonecrosi da bifosfonati, ma anche l’artrite reumatoide e il diabete mellito contribuiscono sulla resilienza immunitaria. È cer­tamente fondamentale la cono­scenza dell’osteoimmunologia e della relazione dell’angiogenesi con lo sviluppo dell’osteonecrosi.

Conclusioni  Si ritiene che l’approfondita co­noscenza di tali meccanismi e fattori è imprescindibile per un corretto management del pazien­te e per prevenire complicanze che in taluni casi possono essere molto serie.

Significato clinico  Patologie sistemiche, l’assunzione di farmaci ma anche lo stress o l’o­besità sono fattori che possono in­terferire con i meccanismi di guari­gione della ferita chirurgica e van­no presi in considerazione prima di un intervento di chirurgia orale.

Per continuare la lettura gli abbonati possono scaricare l'allegato.

doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2021.07





 
 
 
 
IDI Evolution

Il Podcast
dell'Innovazione
Odontoiatrica

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Iscriviti alla Newsletter

 
 

Corsi ECM

 
 
 
 
 
 

I più letti

 
 

Corsi, Convegni, Eventi

 
 
 
 
 
 

Guarda i nostri video

Guarda i nostri video

L\'uso degli scanner facciali in odontoiatria

 
 
 
 
 
 
 
 
chiudi