01 Marzo 2020

Valutazione tridimensionale del movimento dentale in ortodonzia

Caso clinico

Alessandra Impellizzeri, Martina Horodynski, Emanuela Serritella, Umberto Romeo, Ersilia Barbato, Gabriella Galluccio

Obiettivi  Lo scopo di questo studio è quello di valutare tridimensionalmente il movimento dentale di eruzione di canini inclusi in sede palatale, in seguito a un intervento chirurgico di opercolectomia eseguito trami­te laser.

Il monitoraggio di tali ele­menti è stato effettuato sia con tecnologie digitali che in modo convenzionale, con lo scopo di va­lutare precisione e validità dei me­todi di monitoraggio a confronto.

Materiali e metodi  Sono stati inclusi nello studio 10 pazienti, 5 con doppia inclusione e 5 con singola inclusione, per un totale di 15 canini inclusi in sede palatale.

Sono state effettuate le analisi di Ericson e Kurol delle or­topantomografie (OPT) di ogni pa­ziente per valutare la prognosi dei canini inclusi e, successivamente, sono state richieste le TC cone-beam (CBCT) per valutare la posi­zione e il tipo di inclusione degli elementi dentari considerati.

Attraverso il software Invesalius 3.1 (Centro de Tecnologia da Informação Renato Archer, Amarais-Campinas, SP, Brasile) è stato possibile converti­re i file delle CBCT in modelli tridi­mensionali in formato STL.

Per ogni paziente è stato applicato un protocollo di monitoraggio digi­tale e convenzionale che prevedeva controlli così cadenzati: 1 visita a 1 settimana, a 2 mesi e a 4 mesi dall’intervento. A ogni controllo so­no state eseguite scansioni orali di­gitali, tramite lo scanner intra-orale Carestream 3500 (Carestream Dental, Carestream Health, Inc, Ro­chester, NY, USA) e impronte in algi­nato per la realizzazione di modelli in gesso. I modelli 3D estrapolati dalle CBCT e dalle scansioni intra-orali sono stati allineati e sovrappo­sti utilizzando il software Meshlab, così da poter effettuare le misura­zioni nel tempo del movimento di eruzione spontanea degli elementi inclusi. Le stesse misurazioni sono state acquisite sui modelli in gesso mediante compasso e righello.

È stata realizzata un’analisi stati­stica descrittiva e inferenziale di ciascun dato ottenuto, sia dal mo­nitoraggio convenzionale che da quello digitale, determinando le medie statistiche per ogni inter­vallo di tempo considerato e le ve­locità di eruzione. Inoltre, i due metodi di monitoraggio sono stati messi a confronto calcolando gli errori delle misurazioni analogi­che, intesi come differenza tra i valori ottenuti dai due tipi di moni­toraggio, ed eseguendo il test T di Student per dati accoppiati.

Risultati  L’eruzione media totale (T0-T2) calcolata sui modelli digitali è pari a 4,49 mm, con una velocità me­dia di eruzione di 0,037 mm/gior­no. Dal confronto dei due metodi di monitoraggio è emerso un erro­re delle misurazioni analogiche pari a 1,09 mm nella valutazione dell’eruzione totale. È stato eseguito il test T di Student per confrontare i dati emersi dai due monitoraggi e posto un P-value <0,05, ottenendo dati statistica­mente significativi (P = 3,25746E- 08).

Utilizzando le tecnologie digitali – quali scanner intra-orale, software di conversione e di sovrapposizione – è stato possibile calcolare la reale eruzione dei canini inclusi e valutare le caratteristiche del movimento dentale dopo la procedura speri­mentale di opercolectomia laser. L’interpretazione dei risultati ottenuti si traduce in una precisione maggio­re del monitoraggio con le tecnologie digitali rispetto alle convenzionali.

Conclusioni  L’utilizzo di tecnologie digitali ha permesso agli autori di valutare il movimento dentale in modo tridi­mensionale con un’estrema pre­cisione.

Il confronto tra i valori di eruzione ricavati dai modelli STL e dai modelli in gesso mette in luce gli errori intrinseci del monitorag­gio convenzionale, i quali sono do­vuti sia alle distorsioni dei mate­riali utilizzati, sia alla scarsa preci­sione dei metodi di misurazione manuale.

Significato clinico  Con il presente studio è stato ri­scontrato un movimento di eruzio­ne spontanea dei canini inclusi dopo disinclusione laser senza necessità di trazione ortodontica.

L’applicazione delle tecnologie di­gitali ha permesso di eliminare gli errori delle misurazioni analogiche e di monitorare il paziente nel tempo riducendo i tempi di lavoro e introducendo il concetto di “digi­tal workflow”. Inoltre, è stato ri­scontrato un aumento della com­pliance per il paziente.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.03.2020.07




 
 
 
 
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