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15 Novembre 2016

Complicanze in chirurgia orale: dolore


L'odontoiatra si trova quotidianamente a dover far fronte al controllo della sintomatologia algica associata alla chirurgia orale e in particolar modo all'avulsione dei terzi molari.

Esistono due categorie di farmaci che possono essere sfruttate a fine analgesico: gli oppioidi e i non oppioidi. L'efficacia dei farmaci non oppioidi viene spesso sottovalutata, mentre dovrebbe essere considerata equivalente, se non superiore, a quella degli oppioidi. Agli analgesici non oppioidi appartengono i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e il paracetamolo. Il paracetamolo è una molecola ampiamente utilizzata in virtù della sua scarsa tossicità, che si esplica principalmente a livello epatico. È un farmaco considerato sicuro anche durante la gravidanza e l'allattamento, che possiede un buon effetto analgesico con un meccanismo d'azione differente da quello dei FANS. L'utilizzo dei farmaci antinfiammatori non steroidei necessita invece di maggior cautela nei soggetti affetti da insufficienza renale, epatica o cardiaca, patologie allergiche, difetti della coagulazione e durante la gravidanza e l'allattamento. I FANS sono inoltre caratterizzati da un'elevata tossicità gastrointestinale e controindicati nei pazienti con ulcera peptica. Tra i numerosi farmaci appartenenti a questo gruppo l'ibuprofene risulta probabilmente la scelta migliore in termini di costo/beneficio, affiancando una ridotta gastrolesività a buoni effetti analgesici e antinfiammatori.

Una recente revisione della letteratura documenta l'utilità di prescrivere una combinazione di farmaci analgesici con diversi meccanismi d'azione, al fine di ottimizzare il controllo del dolore postoperatorio nella chirurgia orale. Studi clinici hanno infatti dimostrato come la somministrazione di 200-400mg d'ibuprofene associata a 500-1000mg di paracetamolo permetta un miglior controllo del dolore rispetto ai due farmaci assunti separatamente, con la conseguente possibilità di aumentare l'intervallo di tempo tra le somministrazioni, mantenendo una frequenza di effetti avversi sovrapponibile a quella delle due molecole assunte singolarmente.

Una stima preventiva del dolore postoperatorio è utile per l'impostazione di uno schema analgesico predefinito, utilizzando analgesici non oppioidi somministrati singolarmente o in associazione, a cui eventualmente affiancare farmaci oppioidi:

Lieve: ibuprofene 200/400 mg ogni 4/6 ore al bisogno.

Lieve-moderato: ibuprofene 400/600mg ogni 6 ore a intervalli regolari per le prime 24h; successivamente al bisogno.

Moderato-severo: ibuprofene 400/600mg associato a paracetamolo 500mg ogni 6 ore a intervalli regolari per le prime 24 ore; successivamente al bisogno.

Severo: ibuprofene 400/600mg associato a paracetamolo 500mg e idrocodone 10mg ogni 6 ore a intervalli regolari per le prime 24/48 ore; successivamente ibuprofene 400/600 mg associato a paracetamolo 500mg al bisogno.

 
 
 
 

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