La norma era contenuta in un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle alla legge di bilancio e riguardava le farmacie in mano alle società (possibilità introdotta dalla legge sulla concorrenza) prevedendo "i soci, rappresentanti almeno il 51 per cento del capitale sociale e dei diritti di voto, devono essere farmacisti iscritti all'albo". Il venir meno di tale condizione "costituisce causa di scioglimento della società, salvo che la società non abbia provveduto a ristabilire la prevalenza dei soci farmacisti professionisti nel termine perentorio di sei mesi. In caso d'intervenuto scioglimento della società, l'Autorità competente revoca l'autorizzazione all'esercizio di ogni farmacia di cui la società sia titolare".
Le società già costituite alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, precisa ancora l'emendamento, "sono tenute ad adeguarsi entro e non oltre 36 mesi dall'entrata in vigore della medesima legge". Norma simile a quella proposta da ANDI al tempo della legge sulla Concorrenza.
Nonostante gli emendamenti siano stati cancella ti dal presidente della Camera Roberto Fico, -in quanto non inerenti perché di "carattere ordinamentale"- il Ministro Giulia Grillo, in un post su Facebook, così commenta. "Il principio per cui nelle farmacie italiane il 51% del capitale di gestione dev'essere rappresentato da farmacisti iscritti all'albo è per me fondamentale. Si tratta di un argine al rischio di strapotere delle società di capitale internazionali che possono fare piazza pulita delle piccole farmacie".
Ministro Grillo che sul tema lancia un affondo ai precedenti governi riportando l'emendamento Cinque Stelle alla legge di bilancio, nonostante sia stato cassato, attualissimo grazie al sostegno esplicito del ministro della Salute: "Quella norma serve a impedire la svendita delle nostre farmacie alle catene che pagano le tasse all'estero, chissà dove, e la distruzione del lavoro dei farmacisti che sono professionisti sanitari e dunque rappresentano per tutti i cittadini, soprattutto nei piccoli centri, le sentinelle e spesso il primo punto di riferimento sanitario. Difendo i nostri farmacisti che lavorano e pagano le tasse in Italia. Il Governo sta dalla loro parte, il Partito democratico evidentemente no, visto l'atteggiamento che sta avendo in Parlamento e il regalo fatto proprio dal governo Gentiloni alle lobby internazionali".
Infine un auspicio che rimette tutto in gioco e rimanda al Senato la parola definitiva: "Auspico che - nel pieno rispetto del dibattito parlamentare - la norma sia approvata, nonostante le resistenze del partito che ha governato questo Paese in modo disastroso in questi ultimi cinque anni".
Un principio che potrebbe essere esteso anche per le società odontoiatriche?
didomenica 24 Giugno 2018
La vicenda della chiusura, in Spagna, delle cliniche della catena iDental riporta alla luce quale dovrebbe essere la vera questione da affrontare sul tema dell’ingresso del...
Il presidente CAO: obbligatorio per legge con due terzi del capitale in mano ai professionisti
cronaca 27 Febbraio 2018
Le precisazioni del Gruppo ad un nostro articolo
approfondimenti 21 Febbraio 2018
Dal 29 agosto sono in vigore le norme contenute nella Legge sulla Concorrenza, tra queste l'obbligo per le società operanti come attività odontoiatrica di nominare un direttore sanitario unico...
cronaca 20 Dicembre 2017
In questa corsa contro il tempo per capire quali provvedimenti verranno approvati prima della fine della legislatura arriva anche l'allarme di ANDI che ricorda al Ministro Lorenzin l'emanazione del...
Partendo da una ricerca italiana il prof. Gagliani pone alcune riflessioni sul ruolo centrale dell’odontoiatra nel “monitoraggio della salute del cittadino e quello della...
Il presidente Filippo Anelli: vaccinare subito contro il Covid-19 tutti i medici libero professionisti e soprattutto anche gli odontoiatri
Cronaca 18 Gennaio 2021
Una riforma da sempre richiesta dal settore odontoiatrico per evitare le attuali differenti regole normative tra Regioni su temi come autorizzazioni sanitarie e ASO
Inchieste 18 Gennaio 2021
Sono giovani, prevalentemente donne che esercitano al Nord. Lombardia, Lazio, Veneto le regioni con il maggior numero di iscritti
In Europa si fa strada l'idea di un certificato europeo, una sorta di passaporto dei vaccini, per tornare a viaggiare nei prossimi mesi