02 Settembre 2019

Investiamo su team building e rapporti internazionali

Intervista a... Corrado Paganelli

Carla De Meo

Dialogare con Corrado Paganelli di odontoiatria, formazione, prospettive a lungo termine significa allargare visioni e orizzonti al mondo globale. Fatto di relazioni internazionali e confronti tra continenti. Significa andare oltre lo studio professionale del singolo, oltre l’università italiana. In un continuo parallelo con quello che si agita nel mondo. E in anni di chiusura come quelli che stiamo vivendo, è sempre un bel segnale che come Dental Cadmos ci piace fare nostro e girare integralmente ai nostri lettori. Se infatti chiedete a Paganelli che cosa ha assorbito negli anni dalla sua lunga esperienza internazionale, anche in ruoli di vertice importanti, vi risponderà: “L’attitudine a incontrare e ascoltare punti di vista differenti. Una predisposizione a soluzioni onnicomprensive delle diverse sfaccettature del mondo contemporaneo. E mi creda, c’è ancora tanto, tanto margine di miglioramento”.

Quindi, aprirsi al mondo e poi cos’altro ancora?
Tra le nuove generazioni, e comunque più in generale nel mondo, si vanno diffondendo modelli cooperativi o di aggregazione. Per questo sono convinto che anche in Italia, nella formazione, bisogna investire più sul team building che sulla competizione del risultato del singolo. Sulla capacità di lavorare in gruppo, di migliorare la performance della propria classe, se parliamo di studenti pre-laurea. Si trasformerebbe velocemente in un vantaggio per la nostra professione, in un vero valore aggiunto.

Come ci posizioniamo nel concetto di fare team building?
Molto bene. Laddove interagiamo con realtà internazionali non per copiare qualcosa ma per confrontarci, portare le nostre caratteristiche tecniche e di stile, in ultima analisi dove andiamo a mediare, l’Italia è assolutamente vincente.

Dal 2017 lei è presidente dell’International Federation of Dental Educators and Associations. Quali sono gli obiettivi dell’associazione e su quali temi concentrerà il suo mandato?
IFDEA non ha tra i suoi obiettivi la rappresentanza di singoli educatori dove sono presenti associazioni di dental education, territorialmente competenti e attive. Svolge invece un ruolo importante in aree dove questo non è possibile o non ancora efficace. Ed è ovvio che in una prospettiva di globalizzazione sempre più spinta, anche OMS, IADR e altri organismi inter-nazionali hanno acquisito un ruolo forte e un sistema di relazioni con le singole nazioni. Così lo stesso vale per IFDEA. E nel mio mandato vorrei intensificare i rapporti, istituzionali e personali, che l’Italia ha all’estero. E sono già tantissimi.

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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.07.2019.02




 
 
 
 
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