Le tecniche digitali si stanno sempre più affermando nell’ambito di molte procedure odontoiatriche, dalle più semplici alle più complesse. L’evoluzione degli strumenti ha reso alcuni passaggi automatici e i flussi di lavoro sono così intuitivi che il solo odontostomatologo potrebbe assolvere a tutti i compiti.
Questo non è vero sino in fondo perché, come espresso in questo Modulo, le interazioni tra odontoiatri e odontotecnici sono sempre più presenti nei meccanismi di lavoro digitale.
Passando in rassegna le preparazioni più semplici, ovvero quelle relative ai restauri indiretti, quali inlay, onlay, overlay sino a giungere alle moderne endocrown, le procedure possono essere tranquillamente svolte dal singolo professionista senza l’ausilio dell’odontotecnico a patto di avere nella propria sede tutto l’occorrente, ovvero il fresatore dedicato e lo scanner intraorale.
Queste procedure non sono però le uniche che si svolgono nelle usuali prestazioni dentali e, particolarmente in quelle dei settori anteriori, ove la competenza nella gestione delle forme e dei colori è assolutamente appannaggio dei più esperti odontotecnici, è consigliabile rielaborare i flussi in modo da coinvolgere l’odontotecnico sia nella fase di progettazione sia in quella di rifinitura
L’insieme di questi flussi lavorativi viene spiegato con dovizia di particolari e con una dettagliata documentazione iconografica.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.09.2019.10
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