21 Settembre 2016

Intarsi semidiretti: ottimizzazione di una tecnica clinica semplificata

Caso clinico

A. Guida, E. Ferraro

Obiettivi  Questo articolo descrive un caso di restauro di un dente posteriore gravemente compromesso utilizzando una tecnica semidiretta per la realizzazione di un restauro in composito.

Materiali e Metodi  Viene proposto il caso clinico di un uomo di 75 anni con elemento 17 che presenta un'ampia e incongrua ricostruzione in amalgama e la frattura della cuspide mesio-vestibolare. Dopo aver rimosso il vecchio restauro si è realizzata un'adesione dentinale immediata (Immediate Dentin Sealing, IDS), costruito un build-up in composito, preparato il dente, si sono prese le impronte e si è realizzato un modello extraorale in silicone; quest'ultimo è stato montato in un piccolo occlusore sul quale si è costruito un intarsio in composito che è stato cementato, tutto in una unica seduta.

Discussione  Tecniche cliniche come quella utilizzata per gli intarsi semidiretti in composito, realizzabile in studio in un unico appuntamento senza l'ausilio di costose apparecchiature, consentono da un lato di trasferire in sede extraorale tutti i fenomeni negativi correlati alla contrazione da polimerizzazione e dall'altro di migliorare le caratteristiche anatomiche, estetiche e biomeccaniche del restauro.

Conclusioni  I restauri semidiretti per ampie cavità coniugano i vantaggi delle ricostruzioni dirette e indirette, senza l'ausilio di costose apparecchiature, con la predicibilità dei risultati funzionali ed estetici.

Per continuare la lettura scaricare l'allegato.

doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.2016.07.09





 
 
 
 
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