Obiettivi. Lo scopo di questo lavoro è descrivere un approccio gnatologico alla sintomatologia dell'articolazione temporomandibolare in un soggetto adulto affetto da microsomia emifacciale non
trattata.
Materiali e Metodi. È stato costruito un bite occlusale superiore altamente personalizzato allo scopo di tentare di ridurre lo stress giornaliero che affliggeva l'articolazione temporomandibolare del paziente.
Risultati. Dopo 2 mesi di utilizzo del bite occlusale il paziente ha riferito una riduzione della sintomatologia dolorosa e 6 mesi più tardi la sua scomparsa, con un incremento dell'apertura mandibolare da 2 a 3 dita che gli ha permesso un importante incremento funzionale nel consumo
dei pasti.
Conclusioni. Il trattamento ideale della microsomia emifacciale è quello chirurgico precoce. Un trattamento gnatologico con bite potrebbe però offrire una soluzione temporanea alla sintomatologia dolorosa e alla riduzione di apertura mandibolare che si verificano nei soggetti non ancora trattati chirurgicamente.
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