Introduzione
Obiettivi ideali dell’applicazione di qualsiasi nuova tecnologia in chirurgia orale sono: apportare il minor danno possibile alla struttura anatomica da trattare e ai tessuti limitrofi, agevolare l’attività del chirurgo, migliorare la compliance intra e postoperatoria. Il laser occupa certamente un ruolo di primo piano nella gestione chirurgica del frenulo linguale, per la peculiarità del distretto anatomico e per la giovane età dei pazienti che necessitano di questo trattamento.
Differenti lunghezze d’onda laser, oltre ad assicurare rapidità ed efficienza di incisione, conferiscono un’emostasi perfetta con accelerazione dei processi di guarigione e minore dolore postoperatorio.
Discussione
Il trattamento può essere eseguito agevolmente con tutti i laser più comunemente impiegati in chirurgia orale: a diodi, a ittrio e alluminio (YAG) drogato al neodimio (Nd:YAG), al fosfato di potassio e titanio (KTP), ad anidride carbonica (CO2).
Anche i laser a erbio (Er,Cr:YSGG ed Er:YAG) hanno buona capacità di taglio e utilizzati senza soluzioni irriganti riescono a cauterizzare i piccoli vasi superficiali.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.2016.07.10
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