02 Maggio 2019

La dimensione verticale nelle riabilitazioni occlusali

Intervista all'autore

Lorena Origo

Dopo i positivi riscontri dell’edizione italiana e delle traduzioni in portoghese, spagnolo, cinese e coreano, Edra pubblica The vertical dimension in prosthesis and orthognathodontics, la versione inglese del volume di Nazzareno Bassetti.

La dimensione verticale è fondamentale per la corretta ricostruzione dell’occlusione e quindi per una riabilitazione rivolta all’intero sistema stomatognatico. L’obiettivo che l’autore si è posto nella stesura del volume è stato quello di delineare un percorso di gestione della dimensione verticale in cui il ripristino ottimale della funzione coincida con il risultato estetico.

Con Nazzareno Bassetti, che si occupa di riabilitazioni complesse dal punto di vista disfunzionale ed esercita la libera professione ad Ascoli Piceno, abbiamo approfondito i contenuti del libro.

Professor Bassetti, il consenso ottenuto dalle diverse edizioni del suo libro rappresenta forse un segnale di rinnovato interesse da parte dei suoi colleghi nei confronti della gnatologia?
Lo spero fortemente; il mio obiettivo era proprio quello di realizzare un testo semplice e pratico che potesse essere uno strumento utile per interpretare la gnatologia in modo nuovo e moderno e proprio per questo in grado di far avvicinare a questa disciplina, generalmente vista come difficile e complicata, i colleghi che desiderano approcciarsi alla funzione, all’occlusione, alle riabilitazioni complesse.

I canoni e i protocolli presentati si rifanno a quella che è nota come “Scuola di Vienna”, attualmente Vienna School of Interdisciplinary Dentistry, che fa capo ai professori Rudolf Slavicek e Sadao Sato, che ho avuto il privilegio di frequentare e dove, attualmente, insegno.

In che cosa si differenzia rispetto alle altre scuole gnatologiche?
In base alla mia esperienza, ritengo sia l’unica scuola che propone una visione compiuta, grazie soprattutto alla filosofia multidisciplinare proposta dai professori Slavicek e Sato, trasversale a tutte le branche riabilitative dell’odontoiatria, dalla protesi rimovibile a quella fissa, dall’implantoprotesi all’ortodonzia.

Il professor Slavicek ricorda spesso come i dentisti oggi tendano a focalizzare la loro attenzione principalmente sull’aspetto estetico – il colore bianco, la forma perfetta – con il rischio di un’eccessiva semplificazione della terapia e trascurando il fatto che i denti sono legati a qualche cosa di più complesso, che lui definisce “organo masticatorio”, al pari di qualunque altro tipo di organo: fegato, cuore, reni…

Per continuare la lettura scaricare l'allegato.

doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.05.2019.13




 
 
 
 
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