Obiettivi Fornire linee guida per la diagnosi differenziale e la terapia intercettiva delle III Classi in età evolutiva.
Materiali e metodi Questo lavoro ha come scopo – oltre che la presentazione delle varie classificazioni e caratteristiche cliniche ed etiopatogenetiche del progenismo – l’analisi della problematica diagnostica e prognostica, riportando le possibilità di previsione relative al modello e alla quantità di crescita delle strutture facciali attinenti, in modo da stabilire l’efficacia del trattamento in età pediatrica e la successiva eventualità di una terapia chirurgica definitiva in età adulta.
Risultati Gli obiettivi della terapia precoce in pazienti con III Classe sono legati alla necessità di ristabilire, in breve tempo, un corretto rapporto occlusale e funzionale e un armonico equilibrio tra tessuti duri e molli; la prognosi relativa al trattamento spesso è riservata, perché strettamente dipendente da fattori genetici quali la direzione e l’entità di crescita mandibolare.
La più recente letteratura scientifica dimostra come la terapia ortopedica rappresenta il gold standard nelle III Classi di natura scheletrica.
Conclusioni La terapia ortodontica intercettiva viene considerata una terapia precoce nel bambino con finalità di prevenzione. Un intervento precoce può, infatti, eliminare da subito una problematica occlusale per favorire uno sviluppo armonico delle arcate dentarie.
Una terapia condotta in epoca prepuberale consente di ottenere i risultati migliori e più stabili in età evolutiva.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.01.2020.12
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