Obiettivi In letteratura abbondano gli studi sulle infezioni crociate in ambito odontoiatrico e sulle relative misure di prevenzione, ma non esistono ricerche sull’efficacia delle diverse misure proposte.
Che tali misure abbiano una qualche efficacia è intuitivo e indiscutibile; tuttavia, la mancanza di metodi di misurazione rende la discussione su questo argomento un esercizio teorico.
Gli appuntamenti mancati sono un fastidioso contrattempo che ha attirato spesso l’attenzione dei ricercatori per suggerire vari metodi volti a diminuirli o annullarli. In questo lavoro si suggerisce che essi potrebbero invece rappresentare una possibile e preziosa fonte di informazione circa i contagi crociati che avvengono all’interno degli studi dentistici.
Nella presente ricerca l’autore ha voluto investigare la possibilità che gli appuntamenti mancati possano essere utilizzati per misurare l’efficacia delle misure di prevenzione delle infezioni crociate messe in atto, con particolare riferimento alle malattie respiratorie e all’epidemia Covid-19 in corso.
Materiali e metodi Sono stati identificati gli appuntamenti mancati in uno studio della provincia di Venezia dal 01/01/2020 al 31/07/2020. Da questi pazienti sono stati estratti quelli che hanno saltato appuntamenti per ragioni compatibili con un’infezione respiratoria o comunque sintomi suggestivi di Covid-19.
Di questi pazienti a loro volta sono stati identificati i contatti negli appuntamenti precedenti. Per contatto si intende un paziente che ha soggiornato in sala d’attesa in contemporanea oppure fino a mezz’ora dopo il paziente indice, oppure che è stato curato nell’ambulatorio subito dopo il paziente indice.
Si è quindi proceduto a valutare se i contatti potevano in qualche modo essere stati contagiati andando a vedere se si erano presentati a un appuntamento nelle settimane successive, oppure telefonando e informandosi sul loro stato di salute.
Risultati Sono stati identificati 61 appuntamenti mancati dal 01/01/2020 al 31/07/2020. Di questi pazienti, 3 hanno saltato l’appuntamento lamentando una sintomatologia suggestiva di infezione respiratoria e/o influenzale. Altri 13 pazienti – per i quali non è stato possibile risalire alle cause dell’appuntamento mancato – sono stati inclusi nella presente ricerca. Questi 16 pazienti negli appuntamenti che avevano avuto presso lo studio nei 30 giorni precedenti sono entrati in contatto con 20 pazienti.
Sono quindi state valutate le condizioni cliniche dei 20 contatti nelle settimane successive all’appuntamento. Nessuno dei 20 contatti ha manifestato sintomi che potessero far pensare a infezioni contratte durante la permanenza in studio.
Conclusioni Il monitoraggio degli appuntamenti mancati costituisce un utile indicatore dell’efficacia delle misure di controllo delle infezioni crociate.
Significato clinico Gli studi dentistici sono da sempre considerati luoghi ad alto rischio di infezioni crociate e molte sono le ipotesi sulle vie di trasmissione tra paziente e paziente e sulle misure necessarie per prevenire la trasmissione di malattie infettive. Il monitoraggio degli appuntamenti mancati può essere utile per valutare l’efficacia di queste misure.
Per continuare la lettura gli abbonati possono scaricare l'allegato.
doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.08.2021.07
per scaricare questo contenuto è necessario accedere a Medikey
accedi a medikeyse non fai ancora parte della più grande comunità medica italiana
registrati ora a medikey