23 Giugno 2015

Restauri posteriori indiretti: criteri di scelta e procedure operative


La moderna odontoiatria conservativa è sempre più orientata verso un approccio minimamente invasivo. Infatti, attraverso la rimozione del solo tessuto cariato si definisce la sagomatura della cavità che, previa valutazione dei fattori strutturali residui, guiderà il clinico nella scelta del tipo di restauro.

La scelta di un restauro adesivo con tecnica indiretta non è da considerarsi come un'alternativa al restauro adesivo con tecnica diretta, bensì come un'alternativa conservativa alla corona che comporterebbe un sacrificio di tessuto dentario maggiore
del 50%.

Con l'avvento dell'odontoiatria digitale il clinico potrà avvalersi sempre più di un flusso di lavoro semplificato che, a partire dall'impronta digitale, creerà un prodotto finito totalmente elaborato dalle macchine attraverso il linguaggio informatico.
Probabilmente questo tipo di approccio interesserà anche restauri di Classe I che a tutt'oggi sono trattati con tecnica adesiva diretta.

In collaborazione con l'odontotecnico, il clinico potrà pur sempre realizzare restauri indiretti precisi che, dal punto di vista estetico e funzionale, costituiscono pezzi unici, presumibilmente mai imitabili dalle macchine. Eseguire restauri indiretti veloci, precisi e affidabili, anche di piccole dimensioni, avvalendosi del contributo dell'odontoiatria digitale sarà sicuramente la realtà di un futuro che è dietro l'angolo. Il beneficio sarà tutto del clinico, del paziente e degli odontotecnici futuri che immaginiamo qualificati come "gli architetti della bocca".



 
 
 
 
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