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08 Marzo 2023

Queste le donne pioniere in odontoiatria

Oral Diseases dedica un numero speciale alle donne odontoiatre che hanno lascio il segno nel settore diventando fonte di ispirazione e contrastando la discriminazione di genere nel settore  

Valentina Viganò

La nostra società storicamente ha purtroppo sempre riservato un ruolo “statico” alle donne e cioè quello di madre e di angelo del focolare della casa. Questa rotta ha cominciato ad invertirsi verso la fine del XIX secolo inizio del XX, quando alcune donne hanno iniziato a emergere in alcuni campi lavorativi come quello della chimica, della matematica, della medicina fino all’ingegneria e alla fisica. Un altro ostacolo da superare è stato quello di menzionare le nuove scoperte apportate da queste donne nei libri di storia, infatti non sempre queste donne hanno avuto la giusta visibilità.  Per quanto riguarda l’odontoiatria anche questo campo può vantare di figure femminili che hanno apportato grandi innovazioni e che hanno lasciato il loro segno indelebile, diventando così fonte di ispirazione e lotta per contrastare la discriminazione di genere e la rigidità dei ruoli all’interno della società. 

Proprio a queste Women Pioneers in dental science, Oral Diseases ed il suo Editor in Chief il prof. Giovanni Lodi, ha dedicato un numero speciale uscito proprio in concomitanza con la giornata della donna, lo trovate a questo link.  

Una delle prime donne che decise di intraprendere la carriera di odontoiatra fu Lilian Linsday,  che divenne la prima donna britannica a praticare questa professione nel 1895. Linsday lavorò soprattutto nell’ortodonzia e guadagnò il suo riconoscimento diventando anche il Presidente della Società Britannica per gli Studi Ortodontici, oltre a diventare anche la prima Presidente donna dell’Associazione Dentale Britannica. Ricevette inoltre gli onori più alti per il suo contributo alla scienza dentale. 

Altre due donne che dedicarono la loro vita all’odontoiatria sono Ayşe Şadiye Güvendiren e Hatice Azra Demirelli che furono tra le prime dentiste turche che, superando molte barriere e ostacoli dovuti alle loro situazioni socio-storiche, riuscirono lavorare nel campo dell’odontoiatria ad Instanbul e inoltre fondarono anche una scuola di odontoiatria a Kabul per ragazze afgane, cercando poi di lottare sempre per l’inclusione delle donne nell’odontoiatria turca. 

Un’altra donna Marie Nylen usando il microscopio elettronico studiò la struttura dello smalto per la ricerca sulla carie dentale, divenne infatti un’autorità nel suo campo e anche la prima donna a ricoprire il ruolo di direttore scientifico di un programma di ricerca, oltre a ricoprire il ruolo di Presidente dell’associazione internazionale per la ricerca dentale. 

Gillette Hayden fu la terza donna a laurearsi nel dipartimento dentale dell’Università di Medicina dell’Ohio e inoltre fu la prima donna a ricoprire il ruolo di Fellow del Collegio americano dei dentisti; fu anche la terza donna a diventare Presidente dell’Associazione Americana delle dentiste donne. Il suo spirito pionieristico e il suo attivismo instancabile si estese oltre i confini dell’odontoiatria e assieme a sua sorella lotto sempre per i diritti delle donne.  

I termini come “leucoplachia orale” e “fluoro” rimandano al nome di Jolan Banoczy e ai suoi studi meticolosi sull’evoluzione clinica e istologica delle lesioni orali precancerose; inoltre Banoczy intraprese anche degli studi sul fluoro per la prevenzione della carie e ricoprì anche il ruolo di Presidente per l’Associazione Dentale Ungherese. 

Molto del merito relativo ai misteri riguardanti lo sviluppo dentale va a Irma Thesleff, che condusse ricerche sullo sviluppo craniofacciale e sulla rigenerazione tissutale, infatti venne insignita di onori accademici dal Presidente della FInlandia. 

A fine degli anni 70 e inizio 80 del ‘900 quando si sapeva ancora poco dell’hiv, Debora Greenspan osservò tra alcuni uomini delle macchie bianche di dubbia origine, che avevano un’istopatologia particolare e che lei associò ad alcune lesioni che chiamò “leucoplachia capelluta”, queste lesioni erano dovute all’infezione da virus Epstein Barr che sopraggiungeva nell’organismo di persone con sistema immunitario molto compromesso, come accade nella sindrome dell’aids. Venne acclamata da tutta la comunità scientifica di tutto il mondo e ricoprì anche ruoli di ricerca e di alto profilo in accademie. 

Marjorie Jeffcoat fu una pensatrice fuori dal comune che fece i primi studi pionieristici sulla parodontoloigia, infatti fu una delle prime che indagò gli effetti degli agenti antinfiammatori nella pratica parodontale. 

Tante persone in silenzio hanno dedicato le loro vite per migliorare quelle degli altri, ma purtroppo i loro progressi spesso rimanevano anonimi solo perché donne, come per esempio accadde a Ani John che si distinse come prima donna che diventò Preside di Facoltà della Scuola di Odontoiatria in India e ricoprì anche ruoli di Presidente all’interno delle Società di Odontoiatria e di Medicina Orale e di Radiologia. 

Un’altra carriera tutta al femminile è quella di Mirdza Neiders la cui ricerca contribuì ad approfondire l’ambito della microbiologia del cavo orale e dimostrò l’aggressività del Virus P. Gengivali che causa problematiche parodontali.  Un’altra donna che ha fatto la storia dell’odontoiatria è Racquel LeGeros che scopri l’applicazione  delle ceramiche a base di fosfato di calcio bifasico. Il suo lavoro apri il passo per la ricerca sui biomateriali con approcci multidisciplinari. 

Anne Haffajee è stata invece una delle più produttive scienziate cliniche di tutti i tempi nel campo della parodontologia e, nonostante ebbe una vita abbastanza breve, riuscì a scrivere parecchie pubblicazioni che sono ancora oggi tenute in grande considerazioni; inoltre assieme al Dottor Socransky ha aperto il sentiero all’uso dell’ibridazione del DNA nella ricerca clinica e microbiologica della malattia parodontale.  

Queste scienziate e queste studiose del campo odontoiatrico hanno rotto barriere e si sono distinte in un campo che tradizionalmente era dominato dal genere maschile, mettendo cosi le basi per le future generazioni di donne che lavoreranno nel campo odontoiatrico; infatti sono esempi di coraggio, determinazione, perseveranza e di eccellenza, oltre che di ispirazione per le dentiste donne che desiderano raggiungere vette alte e andare oltre esse. 


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