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21 Luglio 2014

In Olanda chiudono gli studi odontoiatrici. Alcune considerazioni del vicepresidente ADEE Maurizio Quaranta

di In Olanda chiudono gli studi odontoiatrici. Alcune considerazioni del vicepresidente ADDE Maurizio Quaranta


Vorrei darvi una "helicopter overview" sulla situazione degli studi odontoiatrici in un paese Europeo che, trent'anni or sono, si agitava e cercava di accaparrarsi pazienti dal nostro paese, predisponendo viaggi organizzati in treno o in bus di pazienti importati dall'Italia per le famose "protesi olandesi"
Per quanto possa sembrarvi irreale, in Olanda, oggi,  migliaia di studi dentistici sono stati chiusi e la professione odontoiatrica sembra perdere terreno, con un numero di studi odontoiatrici che è in rapido declino anche se mancano numeri ufficiali. Difficile trovarli sia dalle associazioni di categoria che dalle istituzioni olandesi.

Di certo, grazie al dato dell'Ufficio Centrale di Statistica dello Stato Olandese, si può affermare senza ombra di dubbio che i 7.200 studi odontoiatrici attivi nel 2010 si siano ridotti a 6.000 unità nel 2012, così come indicato dalla Royal Dutch Dental Association. Ma il "dramma" non finisce qui: il  dato  potrebbe addirittura essersi attestato a 5.000 dental practice nel 2014 , così come evidenziato da altre ricerche. Tutto questo mentre il trend degli studi indipendenti di Oral Hygienist Practice è in continua crescita.
Molti vecchi studi odontoiatrici monoprofessionali sono in realtà ancora attivi, ma sembra non vogliano più accettare nuovi pazienti in quanto non riuscirebbero a trovare odontoiatri dispositivi a rilevarli e continuare a seguire i pazienti dello studio.
Per contro sembra che gli studi con due o più professionisti stiano numericamente crescendo, in parte per dividere i costi di gestione e l'esperienza ed in parte per adattarsi più agevolmente ai rapidi cambiamenti del mercato: sempre più "magmatico" per le richieste dei pazienti.

Last but not least, i dati della Royal Dutch Dental Association mostrano che un terzo degli attuali dentisti attivi abbia più di 55 anni e che la maggioranza degli stessi operi come studio monoprofessionale. Di conseguenza il numero degli studi odontoiatrici ci si aspetta che continui a diminuire anche nei prossimi anni. Si stima che il numero si ridurrà a 4.000 unità entro i prossimi 10 anni.
Ecco quindi che questa sarà una pillola molto amara da far digerire ai pazienti "fans" (qui intesi come veri e propri sostenitori) di questi studi odontoiatrici gestiti dal singolo professionista, mentre le dinamiche di studi associati sembra mostrare più interesse degli altri.

L'Olanda, stando ai dati presentati, sembra numericamente e per estensione più prossima a quelli della  nostra Regione Lombardia ma vale la pena soffermarsi ed approfondire questi dati per evitare di copiare "bovinamente" questa drammatica situazione.

A cura di: Maurizio Quaranta, Vicepresidente ADDE

 

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