La terapia implantare è una modalità di trattamento predicibile per la sostituzione di uno o più elementi dentali mancanti. Tuttavia, nonostante i numerosi progressi e l’ampio consenso da parte della comunità scientifica, è gravata da una quota di complicanze immediate, da rischi chirurgici e da complicanze tardive che possono generare il suo fallimento con necessità di rimozione dell’impianto o il mancato raggiungimento di tutti i criteri di successo della terapia.
Questa deve pertanto essere preceduta da un’attenta valutazione della situazione clinica del paziente e da un’analisi del profilo di rischio individuale nonché da una stima dei benefici attesi, dei rischi di realizzazione e di mantenimento.
Una delle principali implicazioni di una riabilitazione implanto-protesica in area frontale superiore è rappresentata dal raggiungimento dell’estetica ottimale. La possibilità di una recessione perimplantare in area “estetica” è una complicanza determinante sul successo del trattamento.
Di seguito, verrà illustrato un caso in cui è insorto un difetto estetico dopo terapia implanto-protesica; verranno analizzate tutte le tappe del percorso diagnostico e terapeutico e il follow-up post-trattamento.
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doi: https://doi.org/10.19256/d.cadmos.06.2018.10
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